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LUCCA Ospedale degli uomini e delle donne

Ospedali Centro > Regione Toscana > Lucca e provincia

Da: Del restauramento degli ospedali di Lucca – Osservazioni del Dott. Francesco Bandoni 1867

L'Ospedale degli uomini adunque ha corsie o sale, come ti piaccia chiamarle, che rassomigliano ai dormitori della Pia Casa di lavoro di Firenze,, mentre avrebbero ad essere un luogo di riposo, ove il disgraziato affetto da malattia dee ricevere le cure le più idonee, che lo conducano a guarigione.
Manca della libertà indispensabile per togliere dai letti il cadavere senza che gli ammalati vicini se ne avveggano. La umanità non solo, ma anche le cure dell’arte le meglio indicate, non consentono che tratto scene di dolore si presentino e si rinnovino alla vista e alla immaginazione dello infermo. Che vale che tentiate guarirgli il corpo, e corno pretendete guarirglielo, se di continuo gli affliggete lo spirito?
In questo Ospedale degli uomini i ietti sono così vicini tra loro, che anche il puzzo che esala dall’uno, reca molestia all’altro vicino. E se ciò avviene in circostanze ordinarie, quale non dovrebbe essere il danno dove per disgrazia si sviluppassero malattie contagiose od epidemiche?
Manca la sala per le operazioni (tutti sanno che le operazioni non si debbono fare alla presenza degli ammalati, essendo facile a comprendere come i gridi che il dolore strappa dalla bocca del paziente, feriscano l’anima di chi giace oppresso da infermità).
Manca inoltre una sala per le malattie croniche, giacché quella attualmente destinata pei cronici è adatta piuttosto ad accrescere il male che a procurare la guarigione, facendo in estate, a motivo di tutti gli inconvenienti che in essa riscontransi, sviluppare in quei meschini la diarrea.
E se attento consideri la stanza dove provvisoriamente si chiudono gli alienati di mente, ti si farà più forte la meraviglia, imperciocché sia parso a qualcuno che tale infausta dimora assomigli piuttosto ad un luogo di pena, che ad una stanza di osservazione.
E vi manca perfino l'acqua di fonte! E tutti sanno quanto ella sia necessaria, perché a tutti è noto come l’acqua dei nostri pozzi possa recare danno agli infermi per la molta copia dei sali calcarei che contiene.
E noto per ultimo, e lo noto come cosa che non riesce troppo credibile, che in detto Ospedale manca il ricovero per gli affetti da malattie contagiose come vaiolo, scabbia ect.

Ospedale delle donne preso nel suo insieme, trovasi in condizione infelice più assai dell’Ospedale degli uomini. Infatti la sala situata al lato destro di quella di entratura, serve alle malate croniche; ma piuttosto che stanza destinata a tale benefico ufficio, io la direi sepoltura anticipata delle donne vecchie; — e non dubito punto affermare che chiunque sia dotato di un pò di sensibilità nel nervo olfattorio, abbia a sentire difficoltà se a lungo vi resti, massime se le finestre siano chiuse. Chi mai potrebbe in buona fede negare di essersi trattenuto là dentro per molto tempo senza avere provato difficoltà di respiro?
Nella prima sala poi vi è difetto di luce;
Si verifica anche in questo Ospedale la mancanza di una sala per uso delle operazioni chirurgiche; aggiungi che la medicheria è situata dalla parte del nord; per cui se una inferma abbisogni di essere medicata prontamente, fa mestieri che traversi due lunghe sale tutte piene di altre inferme, ed entri poi in una stanza piuttosto lurida, che hanno coraggio appellare medicheria.
Anche la stanza di osservazione per le malattie mentali è piccola, mancante di luce, e vi si accede per un usciolino, che rammenta il gotico della casa di Dante; né si arriva a comprendere come sia capitato in mente a chi presiede alla direzione degli Ospedali, di gettarvi danaro, per farla imbiancare, non ostante che la sia tanto disagiata e infelice.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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