LUCO DI MUGELLO, frazione di san Lorenzo Ospedale del Mugello ora Nuovo - Ospedali d'Italia

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LUCO DI MUGELLO, frazione di san Lorenzo Ospedale del Mugello ora Nuovo

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Grazie all'aiuto della Biblioteca del Comune di Borgo San Lorenzo ho potuto lavorare su 2 lavori, conservati nella sezione di storia locale .
Il primo è uno stralcio della “Mugello e Val di Sieve: guida topografica storico-artistica illustrata” di Francesco Niccolai (pubblicata nel 1914 e riedita nel 1974), dove si parla del monastero femminile camaldolese e poi della sua trasformazione in Ospedale del Mugello. Il secondo è la parte di una relazione sui primi sei anni di esistenza dell’ospedale del Mugello, scritta dal dr. Gisberto Ferretti nel 1877, in cui si narrano le vicende che portarono all’istituzione dell’ospedale.

Il bisogno della fondazione di un ospedale in Mugello, era da lungo tempo  universalmente sentito così, nel 1860, il Consiglio Distrettuale di Borgo San Lorenzo, chiedeva al Consiglio Compartimentale di Firenze l'istituzione nel distretto di un ospedale da stabilirsi in quella località che, per le condizioni igieniche topografiche, fosse riconosciuta più utile è vantaggiosa, servendosi a tale scopo dei capitali che si erogavano a soccorso dei poveri, e  delle somme vistose corrisposte annualmente per sopperire al mantenimento e trasporto degli ammalati di ciascheduna comunità a Firenze. Tale proposta non ebbe alcun seguito. Crescevano intanto le ragioni che giustificano la necessità di un ospedale, possibilmente nel centro della Valle, dalla quale i poveri infermi erano spesso, troppo tardi, sempre con lungo disagio, trasportati a Firenze. Fu allora costituito in Borgo San Lorenzo un comitato, che si propose di raccogliere dalla carità pubblica le prime somme destinate alla fondazione dell'ospedale mugellano. Nel giugno del 1864 questo comitato tenne la sua prima adunanza dove, riconosciuta l'impossibilità di fabbricare di pianta un modestissimo ospedale nel centro del Mugello e lungo la strada provinciale, il detto Comitato autorizzò il suo Presidente a far le pratiche opportune per ottenere dal Regio Demanio, alle migliori condizioni possibili, la cessione dell'Antico Monastero di Luco.
Il Monastero delle Suore Camaldolesi di San Pietro, risalente al 1530, cadde sotto l'editto Napoleonico del 13 settembre 1808 che diseredava le claustrali indennizzandole dei loro beni. Con  decreto di Ferdinando III del 13 ottobre 1814 parte dei beni veniva deferito agli Agostiniani di Santo Spirito di Firenze. Nel 1817 fu ridotto a Lazzaretto  infierendo nella valle una terribile epidemia di tifo petecchiale di febbre tifoide, i Comuni della zona, non esitarono a convertirlo in un ampio ospedale che, nel corso di pochi mesi, fu popolato da centinaia di infermi saviamente ed amorevolmente assistiti.
Con la soppressione delle corporazioni religiose del 5 agosto 1867 tutti  i beni furono ricomprati da alcuni acquirenti, e il Monastero fu dato ad un Comitato Mugellano, eretto in corpo morale con decreto governativo 11 giugno 1868 per la fondazione di un ospedale civile.
Tale savia determinazione, oltre che all'accennata ragione economica di incontrastabile valore, fu dovuta all'esame delle condizioni eccellenti nelle quali trovavasi il vastissimo locale, e dalla sua posizione topografica del tutto rispondente alle esigenze dell'igiene. A 330 metri sul livello del mare, egli gode di tutte le condizioni climatologiche favorevoli del Mugello.  Meglio difeso dai venti del nord per la vicinanza della grande muraglia dell'Appennino, e in tutte le stagioni illuminato dai primi raggi del sole nascente e salutato dagli ultimi del tramonto, il suo piccolo fertilissimo territorio può dirsi orientato in modo eccezionalmente felice. La stessa configurazione del suo ben coltivato suolo, costituito da tanti ristretti piani molto inclinati, favorendo lo scolo delle acque proveniente dall'alto, rende meno sensibile l'umidità che vedemmo proprio di tutta la valle. L'acque potabile poi, delle quali Loco è ricchissimo, sono eccellenti e del tutto superiori ad ogni eccezione. Per queste ragioni Il Comitato locale fermò la propria attenzione sul ex monastero di Luco, per tal modo rendendo anche un omaggio ai municipi mugellani che nel 1817, come detto, lo utilizzarono come Lazzaretto.
Riuscito Il Cavalier Martini Bernardi nel suo nobile intento, e divenuto con piccolissima spesa l'ex Monastero di Luco proprietà del futuro ospedale, già eretto in corpo morale con decreto del giugno 1868, il locale Comitato di Borgo San Lorenzo fu sciolto, per risorgere immediatamente più forte, con nome di Comitato Generale di beneficenza dell'ospedale in Mugello. Frattanto, alle generose oblazioni dei privati, si aggiunsero quelle non meno generose di sua maestà il Re, del Consiglio provinciale di Firenze e di altri comuni: talchè nell'estate del 1869 si può già dar mano ai lavori di riparazione e di riduzione del ex monastero sotto la speciale direzione del signor Giovanni Traversi di Luco che pose in opera tutta la sua  prodigiosa attività  non risparmiando fatica  per raggiungere  lo scopo. Il 15 agosto 1871 fu solennemente benedetto da un sacerdote rappresentante l'Arcivescovo di Firenze. Il giorno appresso, nelle sale dell'ospedale di Mugello, venne accolto il primo ammalato.
Approvato intanto dal Ministero un opportuno Statuto organico, fu immediatamente provveduto al buon andamento del servizio interno dell'ospedale con un apposito Regolamento che determinava le attribuzioni non solo del direttore sanitario, dell'economo, del tesoriere e del cappellano, ma ben anco di un computista amanuense e de' serventi, fra i quali due uomini e due donne furono addetti all'assistenza immediata degli Infermi, una donna al guardaroba, un'altra alla cucina, ed un uomo a tutte le rimanenti ordinarie e straordinarie incombenze dello stabilimento. Più tardi, nell'ottobre del 1875, i serventi vennero ridotti a due, tanto per l'assistenza immediata degli Infermi della sezione uomini, quanto per il disbrigo delle ordinarie faccende, e gli altri cinque vennero, con generale soddisfazione, sostituiti con altrettante Figlie della Carità, le quali compiono lodevolmente gli uffici dell'assistenza immediata agli infermi in ambedue le sezioni, e disimpegnano col massimo zelo il servizio del guardaroba e della cucina. Scioltosi infine, a norma dello Statuto Organico, il comitato generale dirigente l'ospedale di Mugello, venne nel corrente anno 1877, in conformità delle disposizioni dello Statuto stesso, ricostituito dai Consigli dei Comuni che contribuirono alla fondazione del Pio stabilimento, i quali vi nominarono un rappresentante per ogni 3000 abitanti nei rispettivi territori. Nella sua prima adunanza, tenuta in Borgo San Lorenzo il 6 ottobre 1877 il  nuovo Comitato elesse il nuovo Consiglio.

Per la cronaca l’Ospedale del Mugello a Luco di Mugello cessò la sua attività nel luglio del 1989. Le attività medico-assistenziali furono contestualmente trasferite a Borgo San Lorenzo nel Nuovo Ospedale del Mugello.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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