Menu principale:
Il contenuto della scheda è tratto integralmente dal sito del " Diario Montanaro " -
http://www.ildiariomontanaro.it/home/71-
Il primo vero Ospedale di cui si ha notizia documentata risale al 1098: l'Ospedale San Benedetto.
Nel novembre 1098 i benedettini avanzano formale richiesta al conte normanno di Monte Sant'Angelo Enrico (1083-
Di questo Ospedale si hanno notizie certe del suo funzionamento fino al 1273; di conseguenza al declino dei benedettini di Monte Sant'Angelo, si ha anche un graduale declino dell'Ospedale fino a svanire.
Ma il pellegrinaggio lungo la Via Sacra Langobardorum verso la Celeste Basilica era sempre più intenso, si avvertiva perciò l'esigenza di ricostruire una nuova struttura ospedaliera, per accogliere e curare i forestieri.
Nel 1342 la Regina Giovanna I (1327-
Nel periodo storico che segue si hanno documentazioni frammentarie che non delineano certezze sulla presenza e sull'ubicazione precisa di altri Ospedali in Monte Sant'Angelo, ma in un documento del 1592 si evince la presenza di un altro Ospedale, chiamato di Sant'Angelo, probabilmente una struttura minore, che viene distrutto dal forte terremoto verificatosi sul Gargano il 31 maggio 1646.
Si hanno invece conoscenze precise sulla presenza di un altro Ospedale grazie al documento della visita pastorale a Monte Sant'Angelo nel 1675 del cardinale Orsini (arcivescovo di Manfredonia dal 1675 al 1680), durante la quale, ispezionando chiese e luoghi pii, e l'Ospedale era considerato tale, gli viene illustrato da un'attenta relazione la struttura intitolata al Santo del Gargano: Hospitale Sancti Michaelis.
Non è certa la data della sua istituzione e quando inizia ad operare, ma l'Ospedale San Michele si può considerare come l'erede di quello della regina Giovanna, e prosegue nella cura e assistenza dei pellegrini bisognosi ed infermi poveri; cesserà di funzionare nel 1818. La struttura era ubicata a lato destro del sagrato dell'ingresso della Celeste Basilica, adiacente ad essa e al campanile ottagonale, costituendo quasi un'unica struttura con la chiesa Santa Maria delle Grazie; l'amministrazione della stessa era affidata per la prima volta ai laici e non più ai religiosi. Nel 1817 la struttura aveva però bisogno di ristrutturazioni e migliorie, tant'è che ne conseguì un crollo di una parte di essa che ne decretò praticamente la sua fine.
Di lì a poco inizia l'attività l'Ospedale Civile, che rappresenta la trasformazione di un'istituzione dedita all'assistenza dei pellegrini e poveri infermi, a Ospedale per i cittadini residenti: Monte Sant'Angelo intorno al 1850 raggiunge circa i 16000 abitanti residenti. Dato l'enorme costo da sostenere per la costruzione di una struttura ex-
A seguito della riforma sanitaria del 1978 che decreta la fine degli Enti Ospedalieri e la nascita delle Unità Sanitarie Locali, si inizia a pensare ad una struttura ospedaliera completamente nuova, che sarà costruita nella zona ad est dell'abitato di Monte Sant'Angelo. Nel 1984 viene inaugurato il nuovo presidio ospedaliero di Monte Sant'Angelo intitolato San Michele Arcangelo, dedicato al Santo Patrono della città, a ricordo dello storico Hospitale Sancti Michaelis, e di quanto sia stato importante il pellegrinaggio lungo la Via Sacra Langobardorum per il processo demografico del paese.
L'Ospedale San Michele Arcangelo, da quando è nato, non è mai stato sfruttato completamente per le sue potenzialità, anzi negli anni ha subito delle riconversioni con chiusura di reparti e servizi. Nell'ultimo piano sanitario di rientro del deficit della Regione Puglia è previsto il taglio di tanti posti letto (circa 1400) per rientrare con le spese, e tra gli Ospedali cui tocca il taglio, è previsto anche quello di Monte Sant'Angelo.
L'Ospedale San Michele Arcangelo rappresenta innanzitutto un'istituzione storica, anche se ad oggi è moderna nella struttura, ed è per questo che deve essere preservata e difesa.
Esiste anche un testo di Lorenzo Pellegrino "Hospitale Sancti Michaelis di Monte Sant'Angelo" Edizioni del Golfo, 2001