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Le poche notizie riportate nella scheda provengono dal testo: L'ospedale di Motta di Livenza di Bruno Stefanat reperibile presso la biblioteca di Castelfranco Veneto .
Il primo ospedale di Motta di Livenza fu fondato, probabilmente nel tardo Medioevo, dalla Confraternita di Santa Maria e San Nicolò.
Le Confraternite gestivano le strutture destinate alla cura degli ammalati con l'ausilio esclusivo di volontari, finanziandosi grazie a donazioni e lasciti pii.
Un "ospedale nuovo" fu certamente costruito intorno al 1600 nel Borgo degli Angeli, ma contemporaneamente si procedette a ristrutturare quello vecchio, la cui locazione è incerta.
Un disegno del 1600, conservato presso l'Archivio di Stato di Treviso, rappresenta la facciata del nuovo ospedale: un gradevole edificio a due piani con solaio, e con ingresso a loggiato.
Non vi è dubbio che la storia dell'ospedale di Motta si intersechi con quella della Basilica, sorta a partire dal 1510 dopo l'apparizione della Madonna al contadino Giovanni Cigana.
I Frati Minori francescani, titolari della Basilica, onorano da sempre una tradizione di cura e di assistenza dei malati e dei poveri, che si concretizzava nella creazione dei "lazzaretti" quasi sempre annessi ai conventi.
Dopo la soppressione delle congregazioni religiose ad opera di Napoleone I Re d'Italia, il convento stesso divenne ricovero per malati e indigenti. Fu il Padre Vincenzo Volpi ad ottenere nel 1832 che questo ricovero diventasse definitivo qualora non fosse ripristinato il convento dei Frati Minori, e procedette all'acquisto dell'immobile conventuale.
Dopo la soppressione italiana del 1866 -
Soltanto nel 1911, quando si resero del tutto insufficienti le celle conventuali per le aumentate esigenze sanitarie del territorio e il convento fu riacquistato dall'Ordine francescano, si iniziò la costruzione del primo padiglione sul terreno che fungeva un tempo da orto dei frati.
Nuove costruzioni furono man mano avviate dopo ulteriori acquisti di terreno dai Francescani.