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Da: Relazione igienico-
Il vasto e maestoso fabbricato che costituisce l'Ospedale di Bozzolo, è collocato in una delle estremità più recondite della Borgata, la di cui elevazione dal suolo, non toglie all'edificio la libera circolazione di un'aria ossigenata e pura, proveniente dalla vasta e ridente campagna Cremonese. Il Reverendo Sacerdote Don Giulio Tomasina, con disposizione testamentaria, in data 11 Maggio 1728, diede la prima spinta a favorire l'erezione del Nosocomio, che avvenne nel 1789, contribuendovi eziandio, la donazione fatta da Giuseppe II Imperatore d'Austria. Fino al 1825, veniva amministrato dalla Congregazione di Carità; dopo quest' epoca, subentrava l'Amministrazione individuale, la quale cessava nel 1861, in virtù della legge 20 Novembre 1859; ora si regge secondo le norme tracciate dalla legge 3 Agosto 1862 e del relativo Regolamento 27 Novembre detto anno. Consta di due piani, equamente distribuiti, con porticati graziosi che all'interno lo girano tutto, sia nel piano inferiore, come nel superiore: possiede tre ampi cortili, nel massimo dei quali, evvi una ghiacciaia economica di grande capacità, la quale conserva ghiaccio per tutto il corso dell'anno. I locali del piano inferiore servono per la cucina, forno, guardaroba, bagni, servizio di portineria, per la libreria, con ricca raccolta di annali di Medicina, per l'Ufficio della Direzione, pel quartierino d'alloggio della Sopraintendente e pei locali ad uso dormitori di 10 poveri vecchi del Comune di Bozzolo, sei maschi e quattro femmine, in adempimento alle disposizioni testamentarie del compaesano Giacomo Pasotti, del 1 Dicembre 1799. Nel cortile dell'ala sinistra dell'edifizio, trovasi poi la bucateria, l'arsenale della legna, la cantina, la tinaia, e, in fondo, la stanza mortuaria, o teatro anatomico, che egregiamente si adatta alle più minute indagini necroscopiche, per essere illuminato da larga finestra, scendente fino a terra, proprio dinnanzi al tavolato in marmo, ove vengono messi i cadaveri. Senonchè, a tali vantaggi, non tanto facili in altri ospedali, si nota, purtroppo, l'inconveniente di trovarsi sottostante al locale delle operazioni chirurgiche. Al piano superiore troviamo due vasti compartimenti pei ricoverati infermi, nell'uno si accolgono i maschi, nell'altro le femmine, ed in una stessa sala vengono curate le malattie mediche e le chirurgiche. Esiste pure uno speciale braccio di fabbricato per le affezioni contagiose, costituito da diverse piccole stanze, ben ventilate ed areate, isolato affatto dal rimanente locale delle malattie comuni. E, sempre nel piano superiore, evvi anche il teatro per le operazioni chirurgiche, situato nel centro delle due infermerie, munito di vasta finestra, ove la luce penetra a largo zaffo in maniera di difeso da imposte lasciano penetrare dal di fuori tutta l'aria possibile ed impossibile, ne avviene pure l'impossibilità materiale di ottenere quel necessario grado di calore richiesto dalla importanza del caso e quindi un pericolo non indifferente pei poveri operandi che devono lasciare esposte le parti denudate ad una temperatura non mite. Aggiungasi l'ubicazione di esso locale, soprastante alla camera mortuaria e si aggiunga altresì il danno avere un'oratorio al di dietro fatto in modo di conservare come cloaca una miriade di miasmi, perchè privo d'aria e chiuso del pari, fra le due infermerie, senza un briciolo di luce e senza finestra; per accedere alla Camera delle operazioni bisogna attraversare tale stagno mefitico, e far passare per necessità, dal medesimo, anche l'ammalato, con quanta reverenza alle Leggi di Lister. A fianco di ciascuna infermeria trovansi pure le latrine, poveri buchi antigienici, che attendono l'opera dell'Amministrazione, perchè così neglette come sono al presente, non soddisfano alle esigenze della scienza. Il servizio Ospitaliero viene disimpegnato dai due Sanitari, stipendiati dalla Congregazione di Carità. Al Medico Primario spetta la cura delle malattie del dominio medico, al Chirurgo Primario quelle del dominio chirurgico. Il primo assume il titolo di Direttore, avendo particolare sorveglianza sulla partita scientifica e disciplinare dello Stabilimento, per cui direttamente da lui dipende il personale subalterno. La sopraintendente ha mandato di ricevere e distribuire le merci per la consumazione ed usi necessari, di custodire e rispondere a tutto quanto trovasi nello Spedale, sia in oggetti mobili, biancheria, lane, utensili, come di quanto è raccolto nei magazzini, guardaroba, legnara, e via, tenendo di tuttociò regolari registri. Per l'assistenza degli ammalati, vi sono quattro infermieri, due uomini e due donne. Gli uomini, compiuto il loro servizio di turno, possono allontanarsi dallo Stabilimento, mentre le infermiere devono costantemente rimanere in luogo ove ricevono il relativo vitto ed alloggio. A loro, oltre il disimpegno di sala, incombono diversi altri mandati, tra cui il basso servizio di cucina, allo scopo di coadiuvare nelle proprie bisogna, la Cuciniera. Epperò mentre tale distribuzione di attributi torna di non poco utile alla parte amministrativa, nulla lascia a desiderare, perciò che si riferisce all'assistenza dei poveri ammalati, diuturnamente assistiti e sorvegliati dalla infermiera di guardia la quale, con modi urbani e caritatevoli, lenisce i loro dolori e porta il balsamo del conforto là ove occorre, con amorosa carità.
Perciò, quantunque il servizio sia tutto laico l'ammalato trova quanto desidera anche in fatto di Religione, chè, un Sacerdote della vicina Parrocchia, celebra Messa nell'Oratorio dello Stabilimento, in determinati giorni, e prodiga, a chi lo desidera, l'aiuto spirituale. Le visite Mediche sono regolate da speciale orario, sancito dal Direttore. Pei necessari consulti, quanto per le operazioni chirurgiche, per le necroscopiche e per ogni altra scientifica emergenza, i due Sanitari si prestano vicendevole aiuto, stendendo poi i risultati delle loro osservazioni, riferibili alle diverse entità patologiche, affidate alle singole loro cure, sovra apposito registro nosologico che rimane in custodia nell'Ufficio della Direzione. Per le visite del pubblico, assegna pure il Direttore determinate giornate e sta di piantone alla porta un inserviente, onde impedire che agli ammalati vengano portate dall'esterno sostanze nocive, od altro. Quando poi qualche infermo desideri la visita di un parente od estraneo, anche in giornate ed ore non ammissibili al pubblico, la Sopraintendente, sentito il Direttore, acconsente, senz'altro, l'accesso; il quale accesso però è vietato, in via assoluta, sia nei giorni stabiliti dall'orario quanto all'infuori di essi, allorchè nell' Ospedale si accolgono vaiolosi od affetti da malattie contagiose in genere. Non vengono ammessi infermi inferiori all'età di 7 anni; per antica consuetudine si ricevono pure ammalati del vicino Comune di San Martino dall’Argine, allorchè sia comprovata la loro miserabilità e vi siano posti disponibili. Mentre, per quelli d'altri Comuni, i quali desiderano fruire della cura nosocomiale, viene stabilita una retta giornaliera di L. 1, oltre le medicine che si conteggiano a parte. Pari tassa è pure fissata pei degenti, qualora, dietro consulto di cronicità, sieno giudicati affetti da malattia di lunga durata o di natura incurabile. Tutti poi indistintamente, onde ottenere il ricovero nell'Ospedale, devono munirsi di apposita cedola, vistata dal Direttore, circa al genere di malattia e colla approvazione del Presidente della Congregazione di Carità. Agli indigenti è pur l'obbligo di procurarsi l'attestato di miserabilità dal Sindaco del Comune di provenienza, mentre gli agiati, a qualunque Comune o Provincia appartengono, possono venire accolti dietro deposito o garanzia e col semplice attestato Medico, vistato dal Direttore a controfirmato dal Presidente della Congregazione di Carità. Pei militari di terra e di mare, cui fosse richiesta la cura nell'Ospedale, la Direzione militare di Verona soddisfa alle spese nosocomiali, giusta speciale contratto. Il Direttore assegna anche il comparto a ciascun ammalato e, se trattasi di morbo contagioso nel qual caso l'infermo non è ammesso a cura gratuita -