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Questa scheda è stata pubblica sull' ECO DI BERGAMO WEB il 27/2/2018 ; la Direzione ha autorizzato l'utilizzo dei dati
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Per quasi 500 anni è stato l’ospedale dei bergamaschi e si trovava in pieno centro, nella zona delle attuali via Locatelli e piazza Libertà. L’ospedale di San Marco in cinque secoli di vita curò migliaia di persone, poi all’inizio del Novecento andò «in pensione» lasciando il posto al più moderno ospedale «Principessa di Savoia» alla Conca d’oro, che negli anni Settanta cambiò nome in «Ospedali Riuniti di Bergamo» e che nel 2012 lasciò a sua volta il posto al nuovissimo «Papa Giovanni XXIII» alla Trucca.
Le origini del «San Marco» sono antichissime: la prima pietra, infatti, fu posata nel 1474.
La struttura di allora aveva una forte connotazione religiosa e l’assistenza era vissuta come una forma di carità, ma nel suo Statuto cominciò a introdurre l’idea che contraddistingue tutti gli ospedali moderni: accogliere e curare ammalati e feriti, poveri o ricchi che siano, senza distinzione.
Ai primi del Novecento gli spazi dell’ospedale iniziarono a diventare «stretti»: la città cresceva, serviva più spazio per i malati , locali più luminosi e aerati, stanze di isolamento e impianti più moderni. Nacque così l’idea di costruire un nuovo ospedale e venne individuata l’area della Conca d’oro, nell’attuale quartiere di Santa Lucia, che allora era ancora agricola. I lavori di costruzione cominciarono nel maggio 1927 e settembre del 1930 ci fu l’inaugurazione: l’ospedale nuovo venne intitolato alla «Principessa di Savoia», Maria José, che era presente alla cerimonia con il marito il futuro Re Umberto II.
Anche questo ospedale, che negli anni Settanta assunse la denominazione di «Ospedali Riuniti», dopo quasi un secolo chiuse i battenti: dal 2012 la città di Bergamo ha aperto il nuovo ospedale «Papa Giovanni XXIII» alla Trucca.
Fu demolito dopo l’apertura del nuovo ospedale alla Conca d’oro per fare posto ai più moderni edifici che ora si vedono nella zona tra l’attuale via Locatelli e piazza Libertà.