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NAPOLI Sanatorio Caputi

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Le poche informazioni giungono dalla relazione del 1931 sull’attività clinica svolta nel 1930 (OPAC SBN: Resoconto sull'attività spiegata nel 1930 nel sanatorio Caputi per medicina e chirurgia polmonare -S.Rocco Capodimonte  - Napoli).

Nell'esporre il resoconto viene ricordato lo sforzo sostenuto per ampliare, migliorare ed abbellire l'edificio e completare i servizi sussidiari.
Nel corso di un anno è stata completamente costruita una nuova ala comprendente una spaziosa ed arieggiata corsia ed un reparto a camerette isolate. Essa è corredata di due ampie verande, esposte a S. W., di servizi igienici e di un apposito ingresso.  Il pianterreno di questo nuovo edificio è adibito a refettorio. Due enormi ed eleganti sale costituiscono i refettori per gli uomini e per le donne. L'arredamento è sobrio ed elegante: tavole di marmo, sedie di ferro verniciate a smalto bianco, vasellame in porcellana, cristalleria colorata ed infine l'illuminazione sontuosa, rendono i due ambienti sommamente confortevoli.  La cucina è stata dotata di un impianto modernissimo con la sala di lavaggio e disinfezione stoviglie, provvista di macchina lavatrice e sterilizzatrice. In un edificio a parte è impiantata una grande lavanderia meccanica con lisciviatrice, sciacquatrice, idroestrattore ed essiccatoi.
In altri ambienti trovansi il forno inceneritore per le sputacchiere di carta paraffinata ed i rifiuti, e la sterilizzatrice e lavatrice delle sputacchiere tascabili.  Ogni piano è fornito di un gran numero di lavandini ad acqua corrente e di cessi igienici, posti in locali bene areati e rivestiti di mattonelle di maiolica, mentre nuovi ed eleganti gabinetti da bagno sono venuti ad arricchire i servizi igienici del Sanatorio.  La sala operatoria è stata completamente rimodernata e verniciata a nitro-cellulosa, e perchè la divisione tra i reparti uomini e donne fosse assoluta, si è anche costruita una nuova medicheria donne. Nei due distinti giardini per le donne e per gli uomini sono stati collocati comodi sedili di legno e ferro e numerose sedie a sdraio, si che gli ammalati vi trascorrono volentieri le ore di riposo, all'ombra degli annosi alberi.  Con le nuove costruzioni si è ottenuta la completa divisione dei reparti. Mentre alle donne degenti è stata destinata la nuova ala, agli uomini è stato destinato il corpo dell'antico fabbricato.  Il servizio idrico è stato risolto con l'impianto di un vasto serbatoio d'acqua in cui questa viene immessa a mezzo di un impianto di elevazione. Nessuna preoccupazione quindi più rimane per la scarsa pressione.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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