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Nel secolo successivo una malattia dilagata in maniera epidemica dalla Francia chiamata “Fuoco di Sant’Antonio”, portò alla fondazione dell’ospedale di S. Nazaro, che solo successivamente fu chiamato Ospedale di Sant’Antonio, perché posto sotto la giurisdizione dei padri Antoniani. Oggi la via su cui si affacciava l’ospedale prende il nome di Via Sant’Antonio.
Nota interessante: dal momento che per curare i malati da questa fastidiosa malattia era necessario spalmare sui pazienti un unguento ricavato dal grasso dei maiali, i monaci iniziarono ad allevarli e a farli circolare liberamente nelle vie della zona.
Da questa usanza l’ospedale acquisì l’appellativo di “Hospitale “porcorum”, ovvero ospedale dei maiali.
Ad oggi rimane solo la chiesa di Sant’Antonio, da sempre adiacente all’ospedale, e il vecchio chiostro, che è frequentato quotidianamente dagli studenti dell’Università Statale.