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FIESOLE Spedali riuniti di S. Antonino e L. Campolmi e di Camerata

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Dal Comune di Fiesole, interpellato per la ricerca, ricevo notizie poco confortanti in senso generale in quanto, comunicano che, gran parte degli archivi dei due ospedali,  sono andati persi. Inviano però un PDF tratto da un testo  scritto da Mario Cantini successivamente contattato.

Questa scheda è stata quindi resa possibile dalla disponibilità di Mario Cantini, ex funzionario del Comune e cultore di storia fiesolana che, con noi, ha sposato la causa oggetto di questo lavoro e che sentitamente ringrazio.
Il contenuto è riportato su un suo scritto "Fiesole - tra cronaca e storia" frutto di ricerca  presso l'Archivio Storico Comunale di Fiesole contenente documenti risalenti al 1600

Non è certa la data in cui fu fondato l’ospedale intitolato a Sant’Antonino […]. Sta di fatto che le cosiddette” suore inglesi” si stabilirono nel dicembre 1899 nella villa San Girolamo dove aprirono una Casa che denominarono “Casa religiosa delle suore inglesi della piccola compagnia di Maria, in San Girolamo di Fiesole”, un pensionato in cui accogliere e ospitare persone malate. Contemporaneamente le suore prestano anche la loro assistenza alle malate ricoverate nel prossimo Spedalino di San Antonino, il quale è fornito di qualche comodo per ricoverare e curare una decina d’inferni. In questo ospedale, fu ospitata e curata per alcuni anni la benestante scozzese Anna Maria Monteith, la quale chiese che la struttura fosse intitolata a San Antonino, di cui era particolarmente devota. Essa morì a 66 anni il 29 dicembre 1908 e fu sepolta nel loggiato del cimitero di Fiesole. Dalla lapide funeraria si ricava che essa aveva speso gli ultimi sette anni della sua vita in opere pie e caritatevoli, per cui il nuovo ospedale potrebbe essere stato già funzionante dal 1901 e cioè in concomitanza con l’arrivo delle suore inglesi. Da alcuni atti comunali risulta infatti che l’ospedale era già funzionante nel 1909 con la denominazione di S. Antonino e gestito dalle suore inglesi. La giunta comunale, infatti, con la deliberazione del 28 ottobre 1909 prende atto della comunicazione del medico condotto Graziani dell’istituzione presso “l’ospedaletto di Sant’Antonino, di un reparto di chirurgia”, e stabilisce la retta a carico del Comune da pagarsi per i ricoverati. In concomitanza con tali avvenimenti un benefattore, nella persona di Pietro Salvatore Campolmi fu Luigi, col testamento redatto poco prima di morire il 29 maggio 1909 fonda in memoria del padre Luigi ed al solo ed unico scopo di beneficenza e con l’obbligo della erezione in Ente Morale, un ospedale per le persone povere ed indigenti e che non abbiano parenti od affini che possano o debbano provvedere alla loro cura, delle parrocchie di San Michele a Muscoli, di San Clemente in Poggio e di Fiesole residenti da non meno di cinque anni nelle suddette località. In detto ospedale dovranno essere ammessi anche i coloni e per quelli delle parrocchie di San Michele a Muscoli e di San Clemente in Poggio qualunque sia la loro condizione finanziaria e la loro residenza e questa anche se temporanea o mutabile. Ed in tal ospedale, qualunque sia il numero dei letti e dei malati, dovrà rimanere sempre libero un letto e disponibile per l’immediata ammissione soltanto dei beneficiati addetti alle parrocchie di San Michele a Muscoli e di San Clemente in Poggio. L’ospedale porterà la denominazione Luigi Campolmi e dovrà risiedere nella città di Fiesole o sue adiacenze. Il documento prosegue dettando le norme per l’erezione in Opera Pia e del relativo Statuto e Consiglio di amministrazione. L’ospedale fu eretto in Ente Morale, dopo aver ottemperato a liquidare agli eredi del Campolmi le quote legittime sull’eredità dello stesso con decreto governativo del 23 settembre 1912. Già nel 1919 si avvertì però a Fiesole la necessità di disporre di un ospedale proprio, esclusivamente comunale, considerando il fatto che le suore intendevano chiudere. La giunta comunale con la deliberazione numero 579 del 21 giugno approva l’acquisto del possesso di S. Antonino dalle monache inglesi per il costruendo ospedale, al cui sviluppo contribuirà particolarmente l’Opera Pia Campolmi. Anche il Capitolo, su richiesta del vescovo, esprimeva il proprio parere favorevole alla vendita da parte delle Suore Infermiere della Piccola Compagnia di Maria che sono state richieste dal Comune di Fiesole della vendita dell’intero possesso di S. Antonino, villa e terreno annesso, per trasformarlo ad uso di spedale comunale. Il prezzo di vendita sarebbe stato concordato nella somma di lire 45.000 delle quali 20.000 in corresponsione dei diversi oneri contrattuali e di coscienza gravanti l’immobile e che vengono assunti dal Comune e lire 25.000 da versarsi alle suore all’atto di vendita. Contemporaneamente si era costituito il “comitato di beneficenza pro Fiesole spedale San Antonino” il cui regolamento interno amministrativo all’articolo 1 così si esprimeva:  in data 10 novembre 1920 i signori [...] (segue elenco) hanno costituito, senza limitazioni di tempo, un’associazione civile di beneficenza denominata “comitato beneficenza di Fiesole”, all’oggetto di poter continuare il mantenimento in Fiesole dell’ospedale di S. Antonino, finora tenuto dalle suore inglesi e che esse intendono ora di chiudere. Il comitato subentrò quindi nella gestione alle suore inglesi e dopo l’acquisto dell’immobile ed il suo ampliamento, si giunse all’accordo per la fusione dei due ospedali di S.Antonino e Luigi Campolmi. Il podestà con la deliberazione numero 9 del 21 ottobre 1933 espresse parere favorevole alla fusione, così come dall’assemblea dei soci dei due ospedali in data 30 settembre 1933. Dopo che l’ospedale S. Antonino, già esistente di fatto in Fiesole dal 1920 per iniziativa di persone benemerite fu eretto in Ente Morale, con decreto del 5 luglio 1934, a firma Mussolini, fu stabilito:
Art 1 - l’ospedale di S. Antonino esistente nel Comune di Fiesole, avente il patrimonio e lo scopo su indicati, è eretto in Ente Morale.
Art 2 - la predetta istituzione e l’ospedale Luigi Campolmi sono fusi in un unico ente denominato ospedale di S. Antonino e Luigi Campolmi con sede in Fiesole e con amministrazione autonoma.
Art 3 - è approvato lo statuto organico del predetto ente unico, in data 18 ottobre 1933, composto da 28 articoli, con le debite modifiche agli articoli 1, 13 e 15; detto statuto sarà munito di visto e sottoscritto, d’ordine nostro, dal Ministro competente.

Il piccolo ospedale di Camerata ebbe origine durante la prima guerra mondiale quando divenne un centro sanitario di cura per i militari inglesi e americani. Finita la guerra il centro sanitario proseguì, gestito sempre da inglesi, la sua attività fino al 1938 quando, a seguito della rottura dei rapporti diplomatici con l’Inghilterra dovuta l’applicazione delle sanzioni ed in previsione di una prossima guerra, fu abbandonato. La struttura fu quindi annessa a quella più prossima di Sant’Antonino e Luigi Campolmi. L’ospedale prende quindi la sua definitiva intestazione di Spedali riuniti S. Antonino-Luigi Campolmi e Camerata. Restò comunque mutata l’amministrazione dell’Ente che in base allo statuto del 1934 dopo la fusione fra S. Antonino e Luigi Campolmi, era retto da un Consiglio d’Amministrazione e da un Presidente, così come prevedeva il testamento di Pietro Salvatore Campolmi. Il consiglio d’amministrazione era composto da cinque membri compresi il Presidente. Di essi uno era il Vescovo protempore della diocesi di Fiesole, o il suo facente funzione, gli altri erano nominati uno dal Vescovo stesso che dovrà scegliere fra i canonici della cattedrale, e tre dal podestà di Fiesole. Il Presidente era nominato dal prefetto della provincia fra i membri dello stesso consiglio. Questa struttura restò in vigore fino alla riforma sanitaria nazionale degli anni 70 del secolo scorso. A seguito di nuove norme statali sugli enti ospedalieri e sull’assistenza ospedaliera, l’ospedale fu classificato con decreto del Medico Provinciale di Firenze del 20 aprile 1968, ospedale generale di zona. Con i successivi decreti del Presidente della Repubblica del 21 gennaio 1969, numero 552 e del 28 gennaio 1970, numero 176, fu eretto in Ente Ospedaliero. Dopo varie vicissitudini l’ospedale con le sue attività collaterali fu definitivamente dismesso nel 2009.



 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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