POIRINO Ospedale dei poveri infermi - Ospedali d'Italia

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POIRINO Ospedale dei poveri infermi

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Il contenuto della scheda è tratto integralmente da:  Istituzioni assistenziali in Poirino dalle confrerie alla Congregazione di Carità – Luciano Baravalle – Edizioni grafiche Freddo 2003
Ringrazio l’Associazione per il museo storico della comunità di Poirino per l’autorizzazione-condivisione all’utilizzo dei dati riportati

L'OSPEDALE DEI POVERI INFERMI ERETTO IN POIRINO SOTTO IL TITOLO DELLA S.S. CONCEZIONE DI MARIA VERGINE

In Poirino operò un ospedale fin dai tempi antichi anche se su di esso disponiamo di scarsissime notizie. Il Montafia, nel suo manoscritto cinquecentesco, oggi irreperibile, ci informa di un inventario delle masserie dell'ospedale, effettuato nel 1340. Dallo stesso Montafia veniamo a sapere che, nel 1397, il Comune cedeva a Bartolomeo Montafia una casa dell'Ospedale, in cambio di un'altra situata nel quartiere del Solaro, probabilmente poi adattata ad Ospedale.
Un nuovo Ospedale fu fatto costruire dalla Comunità, nel 1583, dietro "la Chiesa Grande".
Nel 1586 i Garigliano offrirono ventiquattro scudi per la fabbrica dell'Ospedale. Il sito era lo stesso che, successivamente, fu sede della Congregazione di Carità. Un nuovo ospedale, nuovamente al Solaro, fu poi fondato nel 1753.
La fondazione risale al 1753. Sorse per disposizione testamentaria di don Pietro Gaspare Antonio Bosco che, il 2 luglio 1736,  nominò suoi eredi universali i Poveri Infermi del luogo e dispose che tutti i suoi beni fossero destinati alla realizzazione di un Ospedale, loro riservato. Per volontà del testatore, l'Opera doveva essere diretta dal Prevosto della parrocchia di Santa Maria Maggiore, da due o tre abili ecclesiastici nominati dal prevosto stesso e da uno dei Sindaci della Comunità, tutti di Poirino.
Era compito dei Direttori provvedere il ricovero, il cibo ed i medicinali agli infermi indigenti del luogo, fino a guarigione compiuta e non di più. Erano esclusi dal beneficio gli affetti da malattie croniche e incurabili.
Deceduto il Testatore, il 23 gennaio 1753 si dette tosto inizio alla realizzazione dell'Opera Pia.  Dopo pochi mesi ed esattamente il 15 luglio si ottenne, dall’Arcivescovo di Torino,  il Decreto d'erezione dell'Ospedale e fu avviata sollecitamente la messa in opera di quattro letti con relative suppellettili. Il nuovo Ospedale entrò rapidamente in funzione se, già il 31 settembre, si approvarono i primi mandati di pagamento.
È sorprendente come, in pochi mesi, i nostri antenati siano riusciti a dar vita all'Opera; quale differenza con le lungaggini burocratiche dei nostri tempi!
L'Ospedale aveva a libro paga medico, chirurgo e infermiere. Quest'ultimo aveva alloggio in Ospedale; per ogni giornata di degenza dei singoli ricoverati, riceveva un compenso col quale doveva provvedere al loro mantenimento; percepiva inoltre uno stipendio annuo per consentirgli di approvvigionare l'Ospedale di legna, carbonella e olio e provvedere al bucato. Il costo dei medicinali era saldato annualmente al farmacista, che praticava uno sconto sul prezzo al pubblico.
Oltre al ricovero, cura e mantenimento dei poveri infermi, su disposizione testamentaria di don Cristoforo Barberis, l'Ospedale doveva provvedere la dote delle fanciulle povere sue discendenti: "Debbano li sig.ri Condirettori dare dote congrua a ciascheduna figlia de suoi parenti in linea di consanguineità se de maschi che de femmine, sino alla quarta generazione a cominciare dalli suoi nipoti".
Una curiosa disposizione testamentaria don Gaspare Antonio Bosco prescriveva altresì "d'ordinare sempre che tutti gl'infermi che si riceveranno debbino subito confessarsi prima di farli somministrare alcun rimedio, e quando alcuno d'essi rifiutasse di far la sua confessione sacramentale, detto Testatore intende e vuole che sia privo di detto rimedio".
Al momento dell'erezione dell'Ospedale dei Poveri Infermi, operava già in Poirino un'altra Opera assistenziale laica: l'OSPIZIO e CONGREGAZIONE DI CARITÀ, entrata in funzione nel 1719. L'istituzione delle Congregazioni di Carità era stata voluta da Vittorio Amedeo II°. Ci furono ricorsi sulla destinazione e uso delle due donazioni tanto che, si raggiunse un accordo tra congregazione e Ospedale. Le due Opere continuarono ad avere due Amministrazioni diverse ed a perseguire obiettivi distinti. L'Ospedale, il ricovero e la cura dei poveri infermi del luogo; la Congregazione, la fornitura di sussidi in denaro e natura, medicinali e visite mediche agli indigenti, doti alle fanciulle povere, il ricovero e trasporto in paesi viciniori di poveri viandanti (sgraditi). La sede primitiva dell’Ospedale  era in una casa e cascina del testatore don Bosco. Si aggiunga che l'Ospedale fu, per anni, in lite con i confinanti fratelli Boglione per questioni di passaggio e per l'innalzamento di un muro, pregiudizievoli dei diritti dell'Ente.
Nel 1773, l'Ospedale entrò in possesso di una casa situata nel "quartiere del Recinto" per disposizione testamentaria di Giò Tommaso Debate. Gli Amministratori pensarono di adattarla a nuova sede dell'Ospedale, ricevendone anche  l'assenso da parte dell'Arcivescovo di Torino (1777). L'obiettivo fu realizzato in anni successivi, comunque antecedenti al 1810. Importanti lavori di ampliamento alla nuova sede si effettueranno poi nel 1841.
L'Ospedale riceveva spesso legati e lasciti dai Poirinesi. Quanto non serviva per la gestione ordinaria, era impegnato in censi (prestiti garantiti da beni immobili ipotecati) con un rendimento annuo fra il quattro ed il sei per cento. Cascine e beni sparsi erano dati in affitto; per l'ottenimento dei canoni pattuiti, non infrequentemente, l'Ospedale doveva chiamare in causa gli inadempienti. I bilanci dell'Ospedale e della Congregazione entrarono in sofferenza a fine 1700 con l'occupazione francese. Le spese per i medicinali somministrati ai poveri locali e forestieri ed alle truppe andarono alle stelle, l'anno successivo (1803), l'Ospedale riuscì a saldare il proprio debito con lo Speziale. Per il debito della Congregazione di Carità gli Amministratori gettarono la spugna e mandarono rassegnarsi il tutto all'Amministrazione del pubblico.
Dopo il 1803, con l'avvento della Dominazione francese, gli Ordinati dell'Ospedale cessarono, per ricomparire dopo la Restaurazione, il 25 ottobre 1815. L'antica sede dell'Ospedale, alla Croce Bianca, fu alienata il 28 giugno 1873.

Il Comune  ha catalogato il suo archivio, scaricabile, dove alla classificazione AS 2260 si trova la documentazione dell’Ospedale dagli anni 1891-1926;   
http://www.comune.poirino.to.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/360  

 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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