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Il contenuto della scheda deriva dalla fusione di due lavori. Il primo proviene da "https://it.wikipedia.org/wiki/Ospedale_Vittorio_Emanuele_II_(Caltanissetta)", mentre il secondo dal Testo: ospedalità antica in Sicilia un millennio di medicina e assistenza sanitaria del Prof. Alberghina Mario
Nel 1867 a seguito dello scoppio di un'epidemia di colera, il prefetto ordinò l'allestimento di un nosocomio nell'ex convento cappuccino di contrada Pigni, in sostituzione del vecchio ospedale pubblico "Monte di Pietà", ospitato nel convento dei frati minori riformati annesso alla chiesa di sant'Antonio Abate (demolita nel 1916 per far posto al palazzo delle Poste). Il nuovo ospedale fu inaugurato il 14 marzo 1868 e intitolato al re Vittorio Emanuele II di Savoia che quel giorno compiva 48 anni.
All'inizio del XX secolo l'ex convento fu profondamente ampliato e trasformato in adeguamento ai nuovi regolamenti governativi in materia di sanità. Fu realizzato un nuovo corpo alla fine della facciata principale, furono demolite le celle dei frati per far posto a un unico ampio cortile, fu aggiunto un intero piano. Nella seconda metà del Novecento non rimaneva quasi niente del vecchio convento.
Tra gli anni sessanta e settanta venne realizzato il nuovo ospedale Sant'Elia per rispondere all'esigenza di creare una nuova struttura sanitaria adeguata; il trasferimento dal "Vittorio Emanuele" al "Sant'Elia" si concluse nel 1979, e il vecchio ospedale venne abbandonato. Nei primi anni duemila furono iniziati i lavori di restauro che però non giunsero mai a termine. Oggi parte dell'edificio ospita alcuni uffici amministrativi del presidio sanitario di Caltanissetta, mentre il resto versa in uno stato di semi-
OSPEDALE VITTORIO EMANUELE REGOLAMENTO
per l'ammissione degli ammalati poveri
NELL'INTERESSE DELL' AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
8 febbraio 1889
Art 1
L'Ospedale Vittorio Emanuele, già Nosocomio Nisseno, in osservanza del deliberato, col quale l'onorevole Consiglio provinciale nella tornata del 29 ottobre 1837, invertiva in rendita annua di L. 1500 a favore della predetta istituzione le lire 30000, offerte per un monumento alla memoria del Re galantuomo, è tenuto a ricevere e mantenere a sue spese n. 6 ammalati poveri della Provincia, cioè due del circondario di Caltanissetta, escluso il Capo-
Art 2
Le domande per l'ammissione devono essere presentate al Presidente della Deputazione provinciale coi documenti qui sotto notati:
a) Fede di nascita,
b) Certificato di povertà a firma del Sindaco;
c) Dichiarazione del medico curante, nella quale sia minutamente descritto il genere della malattia.
il tutto in carta libera.
Art 3
Il Presidente della Deputazione provinciale, constatata la regolarità dei documenti annessi alla domanda, dispone l'ammissione.
Art 4
Fatta facoltà al Presidente della Deputazione provinciale in circostanza straordinaria di ordinare l’ammissione degli infermi, quando gli constino le condizioni, alle quali si riferisce l'articolo precedente, o pure in caso di urgenza e di pericolo.
Art 5
Il Direttore dell'Ospedale notificherà al Presidente della Deputazione provinciale il giorno dell'ammissione, come quello della dimissione o del decesso degli ammalati.
Se non si osserva questa condizione, non potrà essere disposto il pagamento dello assegno delle L. 1500.