Menu principale:
Il contenuto della scheda è tratto integralmente dal testo: Auronzo di Cadore – pagine di storia – Giovanni Fabbiani – seconda edizione del 1990 curata da G. Giuseppini e F. Zangrando per conto del Comune di Auronzo.
Andrea Vecellio Larice, morendo nel 1885, lasciò la sua parte di patrimonio alla sorella coll'impegno di questa di lasciare, morendo lei, tutta la sostanza al comune perchè provvedesse, appena possibile, all'erezione di un ospedale civile in Auronzo. La sorella, morendo il 24 marzo 1890, mantenne la promessa.
Il comune accettò l'eredità e l'impegno e deliberò di dare subito e ogni anno duemila lire perchè le rendite si facessero man mano sufficienti all'erezione e all'apertura dell'opera pia, nonchè alla gratuita fornitura di quanto legname fosse necessario per la costruzione dell'edificio.
Lo statuto venne approvato con R. D. 23 febbraio 1896.
Il 22 settembre 1897 si pose solennemente la prima pietra dell'edificio che venne poi collaudato nel 1901.
Compiuta la costruzione dell'edificio, mancarono i mezzi per arredarlo e farlo servire allo scopo. Temporaneamente si ospitarono alcune classi della scuola elementare. Sopraggiunta nel 1915 la guerra, l'edificio venne requisito e adibito a ospedale militare. Finita la guerra, si pensò di usufruire dell'edificio in piccola parte per ricoveri urgenti di ammalati e in gran parte come casa di ricovero per vecchi, indigenti, inabili.
Compiuti i lavori di sistemazione, durati due anni, nel 1928 la casa di ricovero iniziò la sua opera benefica con circa 20 ospiti.
Nel 1946, il consiglio comunale deliberò di trasferire la casa di ricovero nella casa Vecellio Reane, acquistata e opportunamente adattata e ingrandita e di tentare l'apertura dell'ospedale. Alla fine del 1947 si apriva una “casa di cura” gestita, come ospedale vero e proprio, da un gruppo medico-
Con l'istituzione del Servizio sanitario nazionale in base alla Legge 833 del 1979, l'ospedale civile di Auronzo entrò a far parte dell'Unità Locale Socio-
Ne era stata ventilata la soppressione o perlomeno un sensibile ridimensionamento dei servizi prestati. Con determinazione, la popolazione auronzana ottenne che l'ospedale mantenesse le divisioni di chirurgia e di medicina. Fu istituito un servizio di psichiatria che copre l'intero territorio cadorino. Unico centro in tutto il Veneto, con un reparto adibito al recupero degli alcolisti. Il pronto soccorso fa parte del Suem (Servizio di urgenza ed emergenza medica) con centri mobili attrezzati per la rianimazione e dotato di elisoccorso.