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Le informazioni su questo ospedale provengono da 2 siti
https://www.oltreirestinews.it/gli-
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Sant%27Eligio_Maggiore
Destinato alle donne affette da malattie acute e regolato dai frati di San Giovanni di Dio.
Fondato nel 1270, insieme alla chiesa gotica, godette della protezione e dei privilegi reali, prima sotto Giovanna I d'Angiò e, successivamente, sotto Giovanna II d'Angiò ed Alfonso I d'Aragona.
Nella prima metà del XVI secolo, il viceré spagnolo Don Pedro de Toledo vi fondò l'Educandato femminile, affidandolo alle suore di Santa Caterina e Spinacorona, chiamato conservatorio per le vergini, dove le fanciulle erano istruite al servizio infermieristico presso l'annesso ospedale (restaurato tra il 1770 e il 1780 dagli ingegneri Bartolomeo Vecchione e Ignazio di Nardo, che ne progettò la facciata neoclassica su piazza Mercato). Sul finire del XVI secolo alle attività benefiche dell'educandato e dell'ospedale si aggiunse l'attività di banco pubblico.
Nel 1806 durante il decennio francese, parte dell’edificio fu trasformato in caserma ma l’ospedale rimase.
Da: Regolamento del Pio luogo di Sant’Eligio in Napoli 1874
CAPO I -
1) Lo spedale deputato alla cura di malattie acute, eziandio contagiose, purchè non epidemiche, è diviso in quattro sale separate capaci di 50 letti. Ha una sala separata per isolarvi le inferme di mali contagiosi, sia che come tali siansi ricevute, sia che vi abbiano degenerato. Ha due stanze per le inferme a pagamento, un locale per farmacia, uno per guardaroba, una sala per la ricezione delle ammalate, una cella mortuaria, cappella, cucina ed altri accessori indispensabili al servizio. 2) In ogni sala non possono essere che tanti letti quanti ne entrano alla distanza di un metro e mezzo uno dall'altro rimanendo vietato di collocare altri nel mezzo.
3) I letti di un solo modello debbono essere numerati, e per ognuno deve tenersi una tabella indicante le generalità dell’inferma, il giorno della ricezione e la diagnosi del male. A destra hanno un piccolo armadio onde riporvi sovra vassoi e medicinali, e sotto in sito separato e nascosto il vaso da notte. 4) Nel mezzo di ciascuna sala è sospesa una lampada igienica da tenersi accesa dalle ore 23 infino a giorno. 5) Durante la stagione invernale nelle sale sarà mantenuta la temperatura a 14, 15 e 16 gradi Reamur usandosi dei ventilatori appositamente costrutti, non che dei metodi migliori riconosciuti dalla scienza, che valgono cosi ad intiepidire come a rinnovare l'aria: a tale uopo in ogni sala sarà affisso all'altezza conveniente un termometro. Rimangono proibite le profumiere, le bragiere, e le stufe, semprechè non abbiano conduttori di fumo all'esterno. 6) Quando una inferma arrecasse grave fastidio alle altre coabitanti nella stessa sala, il Medico curante inviterà l'Ispettore sanitario perchè la faccia allogare in sito separato, da ritornarla alla sala semprecchè saranno cessate le affezioni che la rendano molesta.
CAPO II -
7) Non possono riceversi nello spedale che donne inferme di male acuto, giusta l'art. 3. dello Statuto. 8) Nella ricorrenza di mali epidemici, non essendo tenuto l'Ospedale di S. Eligio a curarli, il Governo del Pio Luogo, dietro rapporto del Medico Capo, ne avvisa le Autorità Municipali […] 9) Le inferme che si ricevono a pagamento debbono anticipare la retta di quindici giorni. Avvenendone la morte o la uscita prima dei quindici giorni, lo Stabilimento non sarà tenuto ad alcuna restituzione. 10) La ricezione delle inferme si esegue al mattino alle ore 7 dal principio del Maggio alla fine del Settembre, ed alle ore 8 dal principio dell'Ottobre alla fine dell' Aprile. Avvenendo che prima o dopo dell'ora destinata alla ricezione si presenti nello Spedale qualche inferma gravissima, viene ricevuta immediatamente, e si cerca di apprestarle ogni possibile aiuto. 11) Fuori l'ora della ricezione vengono puranche ricevute le inferme, che sono inviate allo Spedale dagli uffici Municipali e di Pubblica Sicurezza, ovvero dai Direttori di altri Luoghi Pii, purchè siano afflitte da mali acuti. 12) Nella ricezione delle inferme il Medico prima di tutto fa allontanare qualunque persona non abbia dritto d'esservi presente. Indi, tenuto conto del numero dei letti non occupati, ne riceve sino a quel numero, dando la preferenza alle più gravi. Qualora sia grande il concorso delle ammalate gravissime, il Medico è autorizzato a riceverne al di là del numero di 50, rimanendogli l'obbligo di farne rapporto al Medico capo col notare la gravezza che l'ha determinato a riceverle. 13) Nell'ammissione delle inferme debbono i Medici badare precipuamente a ricevere solo quelle che sono dell'opera, cioè afflitte da male acuto. 14) L'inferma, com'è ricevuta, viene consegnata alle Infermiere, le quali debbono innanzi ad ogni altra cosa raccoglierne tutte le particolari notizie, e registrarle in un libro speciale. 15) Poscia le Infermiere l'affidano alle Camminanti, le quali hanno il dovere di nettarle secondo che lo stato delle inferme comporti, di avvolgerle nelle biancherie dello Spedale, e d'allogarle nei letti che loro vengono destinati. 16) Gli abiti delle inferme sono prima mondati, e poi messi in serbo con distinte note a fine di restituirli loro nei casi di guarigione, od ai loro legittimi eredi nei casi di morte quando ne sia fatta richiesta tra i sei mesi seguenti alla morte. Similmente il danaro e gli oggetti di valore, che può una inferma recar seco allo Spedale, sono messi in serbo, e notati distintamente dalle Infermiere, per farne la restituzione come si è detto per gli abiti. A tal uopo sarà tenuto nello Spedale un apposito registro per annotarvi la consegna, ed il ritiro degli oggetti di vestiario, e dei valori spettanti alle ammalate. 17) Nei casi di guarigione di una inferma e trascorsi due giorni di convalescenza, sul parere del medico curante, l'Ispettore sanitario la invierà con analogo biglietto all'Ospedale dei Convalescenti; ma non è permessa una più lunga dimora nello Spedale, meno per casi speciali, e dietro espressa autorizzazione del Governo. 18) Nei casi di morte di una inferma il Segretario eleva analogo verbale nei modi voluti dal Codice Civile […] 19) Laddove la defunta appartenesse ad una Confraternita la quale ne cura l'interro, o la famiglia ne reclamasse il cadavere per interrarlo a proprie spese, sarà dovuto allo Stabilimento un dritto di lire 17.
CAPO III PROFESSORI SANITARI
20) I Medico Capo sovrintende alla parte sanitaria ed igienica dello Spedale, e ne risponde. 21) Esso viene nominato dal Governo tra i Medici primari del Pio Luogo, dura in ufficio anni cinque, e può esservi confermato. 22) I Medico Capo, essendogli affidata la disciplina degli individui addetti al ramo sanitario, ha facoltà di proporre al Governo la punizione di coloro che si rendono colpevoli. 23) Deve attendere alle indicazioni terapeutiche prese dai Medici primari, e cercare per quanto è possibile che nella scelta dei mezzi medicinali siano costoro guidati dagli stessi principii scientifici, a fine di evitare che nell'Ospedale abbiano luogo diversi metodi di medicare. Può in caso di disaccordo sul metodo di cura fare appello al parere del Professore Consulente del servizio mensuale. 25) Deve esaminare i medicamenti per assicurarsi della loro qualità, e vegliare che non se ne faccia irregolare sciupo e deve osservare i generi di vitto adoperati per le inferme, rapportando al Governatore delegato qualsivoglia inconveniente in riguardo tanto delle medele quanto del vitto. 26) Deve determinare l'alternativa del servizio tra i medici, le infermiere, le assistenti, e le caminanti per l'adempimento dei loro uffizi. 27) Deve determinare l'orario delle visite e delle altre operazioni relative ramo sanitario. 29) Deve fare la distribuzione delle inferme nelle sale, ed attendere moltissimo ad isolare quelle affette da malattie infettive. 30) Il Medico Capo deve curare nel corso dell'anno che si raccolgano i dati statistici […]32) A Medici primari sono elevati dal Governo i Medici secondi di più antica nomina. 33) Hanno i Medici primari la cura medica delle sale loro affidate, e ne assumono malleveria. I Medici di servizio sono tenuti a fare una visita ogni mattina nella state non più tardi delle ore 8, e nell'inverno non più tardi delle ore 9. In caso di legittimo impedimento, deve […] 34) I Medici primari hanno l'obbligo di dettare la diagnosi della malattia, il più chiaro che sia possibile, da scriversi sulla tavoletta posta al capezzale del letto di ciascuna inferma : fanno del pari notare i particolari anamnestici ed il metodo terapeutico, e giorno per giorno le fasi del male col risultamento ottenuto dai mezzi medicinali come pure fanno segnare il vitto da darsi alla inferma 35) E’ altresì a loro carico l'attestare la convalescenza e la guarigione delle inferme, ed il licenziarle. 36) Debbono fare in caso di morte di una inferma la dichiarazione scritta del male onde questa cessò di vivere. 39) I Medici secondi, giusta lo Statuto, sono al numero di sei, e vengono per concorso di meriti e sperimento di abilità eletti dal Governo […]
41) I Medici secondi prestano la loro opera nello Spedale come i Primari, due per ciascun mese….. 42) I Secondi medici di servizio allo Spedale hanno l'obbligo di fare la ricezione delle inferme […] 43) I Secondi medici debbono assistere alla visita quotidiana del Medico primario, e scrivere su di una speciale tavoletta […] come da art. 34 45) Debbono fare la visita nelle ore p. m. e prescrivere quanto occorra in caso di urgenza, informando il domani il Medico primario degli avvenimenti straordinari accaduti dopo l'ultima visita, pei quali sono stati costretti ad usare dei mezzi medicinali.
CAPO VI -
65) L'intera vigilanza, così diurna come notturna, e la direzione del servizio dello Spedale, sono affidate alle due Infermiere ed alle loro Assistenti sotto la dipendenza del Medico Capo. 66) Le Infermiere e le loro Assistenti regolano la spesa giornaliera secondo le norme specificate nell' art. 79 del presente Regolamento, e d'accordo col Medico capo provvedono che non manchi alcuna cosa alle ammalate. 67) Regolano l'orario, e destinano le persone addette a ciascun servizio. 68) Distribuiscono il cibo, ed il fanno alla loro presenza servire alle inferme. 69) Intendono alla guardaroba, e vigilano la lavatura delle biancherie. 70) Esercitano insomma tutta la parte economica e domestica dell' Ospedale, e regolano di accordo con l'Ispettore sanitario gli orari della levata, del pranzo, della visita, delle preci, e di tutto il servizio interno dello Spedale secondo le stagioni.
CAPO VII – CAMINANTI
71) Dipendono le Infermiere l'una dall'altra, e così le loro Assistenti l'una dall'altra, siccome nelle loro nomine prescrive il Governo. 72) Servono l'Ospedale dieci Caminanti, le quali sono proposte al Governo dal Medico Capo e dalla prima Infermiera e durano in ufficio sino a che il Governo non giudichi opportuno il licenziarle. 74) Le infrazioni al presente Regolamento vengono punite a giudizio del Governo con la sospensione, con la perdita di tutto o parte dello stipendio, o con la espulsione dallo Spedale secondo la gravità della colpa.