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Le notizie su questo ospedale provengono dal Volumetto: L’Ospedale-
In pratica riporta il testamento in forma integrale da cui ho estrapolato la parte relativa all’Ospedale.
Voglio che nel Comune di Gussago, Circondario di Brescia si formi un OSPEDALE per i malati poveri, e una CASA DI RICOVERO per i vecchi poveri.
Questo Ospedale e Casa di Ricovero dovrà stabilirsi nella mia "Casa Domenicali, situata in detto Comune la cui ampiezza e disposizione interna la reputo capace ed adatta.
"Il detto Pio Istituto è destinato ai soli poveri malati di detto Comune escluso i cronici e le malattie sifilitiche e contagiose, ed ai soli poveri vecchi che verranno ritenuti impotenti, e senza mezzi di sussistenza alcuna.
Tanto il numero dei malati che dei poveri vecchi verrà sempre determinato dagli Amministratori e Direttori del suddetto Pio Istituto.
I malati vi avranno quanto tutto vi occorresse per la sussistenza e medicinali, i quali vi avranno quel trattamento che si conviene al loro stato di malattia.
I poveri vecchi che avranno ricovero in detta Casa avranno abitazione, vitto, vestito uniforme, ed ogni cosa necessaria alla loro sussistenza, in quella qualità e quantità, che si concilii colla loro condizione di poveri e coi riguardi di soccorrevole umanità.
In detto Istituto vi sarà una Chiesa con diritto Parrocchiale in luogo, onde prestare tutti gli Uffici Religiosi ai malati ed ai poveri.
Per gli adattamenti dei locali, e per la provvista dei mobili, e dei suppellettili, e per ogni altra spesa si dovrà soltanto adoperare la rendita netta di uno o più anni.
Tanto per instituire ed organizzare il detto Pio Istituto, e per istabilire l'interna disciplina economica regolamentare e religiosa, quanto per l'amministrazione e redditi e per l'interna direzione su ogni oggetto, nulla eccettuato, nomino in perpetuo Amministratore e Direttore il Comune di Gussago, cioè il Sindaco e la Giunta Municipale di Gussago. In dette persone sarà concentrata l'intiera ed assoluta rappresentanza di detto Pio Istituto e l'interna Direzione verrà affidata alle Suore di Carità.
Qualora poi il Comune di Gussago non potesse o non volesse assumere di detto Pio Istituto l'amministrazione e direzione per qualunque siasi causa, in quel caso ora per allora nomino in perpetui amministratori e direttori N. 3 (tre) persone del Comune di Gussago, cioè quell' individuo che verrà dal Consiglio Comunale riputato il più capace e prescelto uno dei tre primari Estimati di detto Comune, che verrà scelto dall'Autorità Superiore, ed il Parroco pro tempore di detto Comune e le loro delibera-
Voglio che sull' esteriore della porta d'ingresso di detto Pio lstituto sia inciso in modo fermo, e da conservarsi in perpetuo in lapide marmorea, la seguente leggenda in lettere d'oro: OSPEDALE E CASA DI RICOVERO RICHIEDEI.
Egli è bensì mia intenzione e desiderio cbe la Superiorità Politica, trattandosi di un Istituto privato bensì, ma di pubblica beneficenza, vegli sulla retta amministrazione del medesimo: e che quindi detti amministratori e direttori debbano presentare all'autorità suddetta gli annui bilanci preventivi e consuntivi; ma voglio che l'amministrazione e direzione, salva la rettitudine di essi, dipendano unicamente dai detti amministratori e direttori da me designati: e che quindi le loro deliberazioni su ogni oggetto siano eseguite senza che la Superiorità Politica possa immischiarvisi e farvi ostacolo alcuno.
Contemplando io poi per esperienza i tanti eventi a cui vanno soggetti gli Istituti che hanno per iscopo la pubblica beneficenza, e ritenendo che l'Istituto suddetto ha il carattere d'una proprietà privata, e deve per conseguenza essere retto dalle leggi del privato diritto senza che mai possa esserne muta-
Questa è la mia volontà che intendo e voglio che sia pienamente eseguita, e perciò la sottoscrivo.
Gussago, 1 Aprile 1860.
Da cinquant'anni l'Istituto adempie le ultime benefiche volontà del suo fondatore. Cessato nel 1882 l'usofrutto del patrimonio per morte dell'ultimo usofruttuario Chinelli, il Comune di Gussago iniziò immediatamente il funzionamento delle illuminate disposizioni testamentarie. Inizi molto modesti e funzionamento ridotto, come in tutte le iniziative e le opere umane, che crescono faticosamente fra incertezze, debolezze e difficoltà d'ogni genere. Ma dopo cinquant'anni, che non sono certamente un "grande aevi spatium" ma soltanto una tappa il Comune e la popolazione di Gussago vedono con orgoglio lo sviluppo provvidenziale di questa loro casa del dolore e del conforto, di questa “Oasi della carità" dalla quale è emanata nei cinquant'anni decorsi una polla di bene, che è diventata a poco a poco un fiume maestoso e fecondo.
L'assistenza sanitaria e l'assistenza religiosa vi sono armonicamente disposte per recare ai sofferenti ricoverati i conforti della scienza e della fede. Le buone Ancelle della Carità, figlie degne della Ven. Paolina Di-
La devota Cappella, che raccoglie tante fervide preci e tante lagrime nascoste, ha visto sorgere daccanto i gabinetti dotati di nuovi impianti sanitari, e l'ambulatorio, tante altre iniziative igieniche det-
In questo primo giubileo di attività l'Ospedale-
La Pia Opera, che cotende la sua azione ai soli poveri del Comune di Gussago, venne eretta in Ente Morale con R. D. 15-
Il Testatore aveva disposto che la sua sostanza venisse goduta in usofrutto, vita loro natural durante, dai due suoi cugini materni Ottavio e Felice Chinelli, morto il primo il 15 maggio 1876, ed il secondo il 22 agosto 1881.
Cessati gli usofrutti, si è iniziata la vita della Pia Istituzione, assunta in quel tempo dal Sindaco e dalla Giunta Municipale giusta la volontà del Testatore. Le prime rendite riscosse hanno servito all'arreda-
Il Sindaco pro tempore era il Presidente dell'Opera Pia, i Membri della Giunta Municipale erano pure i membri d'Amministrazione.
Coll'entrata in vigore della legge sulle 17-
Più tardi per effetto della legge 4-
amministrativa dell'Ente.
Il nuovo Statuto approvato con Decreto Reale 18-
Si e quindi sul finire dell'anno 1930 creata la nuova Amministrazione autonoma dell'Ospedale e Rico-