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Questa scheda proviene dal sito "carte da legare " http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/ ; è un progetto della Direzione generale archivi del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nato per proporre una visione organica di tutela del patrimonio archivistico di queste istituzioni. Partito nel 1999 con un primo programma di finanziamento per i complessi archivistici degli ospedali Santa Maria della Pietà di Roma e Leonardo Bianchi di Napoli. Il portale mette a disposizione della comunità i risultati . Essi possono essere utilizzati per scopi di studio e ricerca da parte degli addetti ai lavori e per la semplice conoscenza del fenomeno manicomiale da parte di un pubblico più vasto.
Sono liberamente consultabili i dati del censimento degli archivi, alcuni strumenti di ricerca e le statistiche dei dati socio-
Carte da legare costituisce anche un percorso tematico specifico del SIUSA (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche).
http://www.cartedalegare.san.beniculturali.it/index.php?id=430&navId=0
La Casa di cura Sbertoli per malattie nervose fu fondata nel marzo del 1868 dal prof. Agostino Sbertoli con l'acquisto di due ville patrizie sulla collina di Pistoia, appena fuori città.
Le "Ville Sbertoli", come furono comunemente chiamate, vennero a costituire immediatamente una clinica privata che accoglieva da tutta Italia, garantendo un'opportuna riservatezza, malati provenienti da famiglie facoltose o comunque in vista, pazienti affetti non solo da "alterazioni di mente" ma anche da altre malattie come l'epilessia, l'alcolismo, l'ipocondria, che conferivano ai soggetti una diversità che le famiglie di appartenenza volevano tenere nascosta. Ben presto la casa di cura divenne rinomata anche oltre confine e iniziò ad accogliere malati provenienti da tutti i paesi europei. Corrisposero col prof. Sbertoli o si recarono nella casa di cura per vari consulti tutti i più illustri medici psichiatri italiani della seconda metà dell'Ottocento e dei primi del Novecento, fra i quali occorre ricordare Cesare Lombroso, professore di medicina legale all'Università di Torino e fondatore dell'antropologia criminale, ed Eugenio Tanzi, che dal 1895 al 1931 fu a capo del manicomio di S. Salvi di Firenze. In quel periodo furono in cura nelle "Ville Sbertoli" personaggi di spicco del mondo culturale, come per esempio il poeta Severino Ferrari nel 1905. Nei primi anni '70 del secolo XIX era stato lì ricoverato anche Francesco Bonaini, giurista illustre già ai tempi del Granducato di Toscana ed anche infaticabile organizzatore degli archivi toscani e dell'Italia centrale dopo il 1860.
Le "Ville Sbertoli" furono acquistate dalla Provincia di Pistoia nel 1950 e trasformate in ospedale psichiatrico pubblico a partire dal 1951.
Nel 1978 l'Ospedale psichiatrico passò alle dipendenze della USL n. 8 di Pistoia.
Altre informazioni sul sito di " Spazi della follia " -
http://www.spazidellafollia.eu/it/complesso-