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Il contenuto della scheda è tratto integralmente dal testo: : La storia millenaria degli ospedali della città e della diocesi di Spoleto – Ente Rocca di Spoleto – 1979 – Sandro Ceccaroni
La Confraternita del SS. Sacramento di Eggi gestiva un ospedale per pellegrini di cui abbiamo notizia dal 1571 quando esso viene visitato dal De Lunel. Poiché in occasione della detta visita lo stesso vescovo ordinava che si indagasse sull'indebita appropriazione da parte di alcuni dei beni dell'ospedale, non è difficile pensare che la nascita dell'opera pia sia molto più antica della citata data. L'attività istituzionale dell'ospedale fu senza dubbio abbastanza complessa e cioè non si limitò a dare ricovero ai pellegrini ed ai poveri ma poté offrire anche premurose cure ai malati, avvalendosi della assidua opera di una «spedaliera», che abitava in alcuni locali dell'ospedale, e di un «dottore» che veniva chiamato all'occorrenza e che veniva compensato anche in natura. Per quanto riguarda la struttura edilizia e l'attrezzatura sappiamo che nel 1715 l'ospedale disponeva di 4 stanze « due per alloggiare i Pellegrini, e due per uso della spedaliera » e di « quattro pagliacci, otto lenzuoli, un capezzale, due cuscini una coperta usata ».
L'ospedale chiuse le porte ad ogni attività assistenziale nel 1715 per ordine del vescovo Lascaris « attesi li gravi inconvenienti che nascono nelle stanze destinate per l'ospedale annesso alla suddetta Fraternita... ».