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Il contenuto l’ho trovato in un file PDF del capitolo “beneficenza” pag 725 di un testo non identificato risalente presumibilmente alla fine dell’800 inizio 900.
Nel 1863 da benefici israeliti fu iniziato un Ospizio a favore dei loro correligionari poveri. Qualche legato, le sottoscrizioni volontarie, le spontanee largizioni, le offerte raccolte nei sacri Oratorii dopo la lettura della Bibbia, concorsero a dargli vita e stabilità.
Vennero pure in aiuto della pia istituzione con nuovi assegni il Comitato di beneficenza , la Compagnia delle puerpere, e la Confraternita della Misericordia funebre (cioè l'Associazione religiosa, che ha per iscopo di accompagnare con onore al cimitero i defunti israeliti).
L'Ospizio contiene 13 letti, di cui 4 per affetti da malattie acute, e 9 per cronici , e vecchi inabili al lavoro. I ricoverati e gli infermi sono assistiti con molta cura : gli invalidi sono provveduti non solo delle cose più necessarie alla vita, ma di quanto può soddisfare i bisogni delle persone agiate.
Il chiarissimo signor Olper, Rabbino maggiore, nel suo resoconto morale del biennio 1867 letto il 3 maggio 1868 all'assemblea dei contribuenti, fece noto, come il fondo preparatorio per l'acquisto di una piccola casa per collocarvi stabilmente l'Ospizio sia già di L. 7535,45.