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Il contenuto della scheda è tratto dal testo: Ospedali e medici di Faenza, dalle origini ai nostri giorni – Vaniero Casadio Strozzi – Accademia degli Incamminati di Modigliana – 1974.
Ringrazio l’Accademia degli Incamminati per l’autorizzazione e condivisione dei contenuti
Il San Nevolone comincio ad essere funzionale all'epoca in cui il Papa con la bolla di Costanza del 1418 aveva deciso la soppressione degli ospedali allora esistenti in Faenza e la loro unificazione in uno solo da costruirsi, che avrebbe preso il nome di Santa Maria della Misericordia. Tale ospedale fu fatto e si chiamò anche Domus Dei, ma mentre in esso venivano trasportati gli assistiti non malati, gli infermi furono invece concentrati in un ospedale sorto da poco che Martino V° chiamò col nome di Nuovo. Il vescovo Marchini che visito la città nel 1573, dice che l’ospedale di Santa Maria della Misericordia e di San Nevolone era presso la chiesa della Madonna del fuoco, ed aveva a quell'epoca 24 letti in cui occasionalmente riceveva anche pellegrini. La reggenza della compagnia di San Nevolone il 2/11/1613 fu sostituita da 2 deputati laici. Dopo il consenso del patrio Concilio chiesto dal vescovo locale, fu unificato con quello di Sant'Antonio nel nuovo ospedale civile.
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Ogni concreto aiuto ricevuto verrà poi riportato nella scheda di presentazione