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Il contenuto della scheda è tratto integralmente dal testo :
“Atti del primo congresso europeo di storia ospitaliera Reggio Emilia 10-
Relazione tenuta dal Dott. Renato Bettica-
Ricche e interessanti le note bibliografiche riportate
Poco c'è da dire sullo ospedale in questione, per la cui vita il Pubblico aveva assegnato alla chiesa una non indifferente quantità di terreni. L'ospedale ebbe una vita breve, ed i suoi ricoverati dovettero essere trasportati nel vicino lazzaretto; la storia di questa pia istituzione va fatta per capire quale scempio facessero gli ordini religiosi delle proprietà ad essi affidate.
La cura dei proventi dell'Ospedale della Bajna fu affidata sempre a persona ecclesiastica secolare, perchè gli infermi fossero assistiti, anche, « nello spirituale ». Approfittando del fatto che continue guerre passavano sulla città, i Rettori dell'ospedale vendevano agli estranei non soltanto i terreni che avevano in consegna, ma perfino i letti. Alla fine del Trecento, il Pubblico, padrone, pur sempre, dell'ospedale, nominò Rettore « un individuo ecclesiastico », della nobile famiglia dei Ponzone. Uno di costoro, colta l'opportunità di una guerra, che aveva atterrato la chiesa e l'ospedale, (nel secolo quindicesimo), si appropriò dei terreni a titolo di beneficio ecclesiastico. Nel 1592 i letti erano ridotti a cinque o sei.