MONSELICE “Schiavonia” Ospedali riuniti Padova sud Madre Teresa di Calcutta - Ospedali d'Italia

Vai ai contenuti

Menu principale:

MONSELICE “Schiavonia” Ospedali riuniti Padova sud Madre Teresa di Calcutta

Ospedali Nord est > Regione Veneto > Padova città e Provincia



Il contenuto della scheda è tratto integralmente dal sito  " La difesa del popolo - settimanale della Diocesi di Padova " pubblicato il 5/11/2014

https://www.difesapopolo.it/Archivio/Attualita/Inaugurato-il-nuovo-ospedale-della-Bassa-padovana/(language)/ita-IT


2014. Il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha inaugurato la nuova struttura ospedaliera dell’Ulss 17, denominata Ospedali riuniti Padova sud Madre Teresa di Calcutta, punto di riferimento per l’assistenza sanitaria agli oltre 180 mila abitanti dei 46 comuni nella Bassa Padovana.
La struttura, che è stata realizzata in 4 anni ed è frutto di un investimento di circa 165 milioni di euro, si caratterizza per alcune soluzioni costruttive all’avanguardia, come l'organizzazione flessibile degli spazi interni e la sostenibilità ambientale. Altrettanto innovativo, però, è anche il modello assistenziale che sarà adottato nel nuovo ospedale, basato sul concetto di intensità di cura, mentre il comfort e l’accoglienza per i pazienti e i loro familiari sarà su standard di vera eccellenza.
Pazienti e familiari vengono accolti all'ingresso da un’ampia piazza, coperta da una suggestiva vetrata con illuminazione e aerazione regolabili, nella quale sono previsti un bar, una farmacia e altri negozi e servizi accessori. Lo sviluppo orizzontale ha consentito di razionalizzare al massimo i percorsi di accesso: dall’ingresso, gli ambulatori (ben 64) sono tutti raggruppati in un’unica area immediatamente raggiungibile, sulla destra, mentre sulla sinistra vi sono gli spazi per i prelievi e la dialisi; sempre all’ingresso vi è anche il CUP. In questo modo gli utenti che accedono all’ospedale per un esame o per una prestazione specialistica hanno un percorso estremamente breve e facile, e in nessun caso devono passare attraverso l’area di degenza.
Quest'ultima, da parte sua, si caratterizza per i più elevati livelli di comfort: le stanze sono per il 45 per cento con letto singolo e per il rimanente 55 per cento con due posti letto; nelle stanze doppie inoltre tra i due letti è presente un divisorio a scomparsa - con trattamento antibatterico - per garantire comunque la massima privacy. Ogni letto è inoltre dotato di sistema di videochiamata all’infermiera, connessione a Internet, posta elettronica, TV via cavo e videogiochi .
Con il passaggio al nuovo polo ospedaliero unico sarà inoltre introdotto un nuovo modello organizzativo dell'assistenza, per intensità di cura anzichè per reparto di specializzazione. Si tratta di una delle prime applicazioni in Italia di un modello che trova già importanti riscontri nella letteratura scientifica internazionale in termini di maggiore efficacia delle terapie, ma anche di una migliore uniformità nel trattamento dei pazienti in condizioni similari.
All'eccellenza del modello organizzativo delle cure si affianca un forte investimento per il rinnovamento tecnologico. La farmacia dell'ospedale è inoltre gestita tramite un robot. E ancora, l'ospedale è dotato di un sistema pneumatico di trasporto per la distribuzione dei farmaci e dei campioni biologici, senza dunque la necessità per il personale di spostarsi all'interno della struttura. Complessivamente, circa il 70 per cento delle dotazioni è completamente nuovo.
Infine, un ulteriore elemento per il quale il nuovo polo ospedaliero unico dell'Ulss  si pone all'avanguardia a livello nazionale è la sostenibilità ambientale, con un conseguente, significativo risparmio anche sui costi di gestione della struttura. Più in dettaglio, la produzione di acqua calda avviene tramite 810 metri quadrati di pannelli solari termici, ai quali si aggiunge un impianto fotovoltaico da 70 Kw per la produzione di energia elettrica. Il riscaldamento in inverno e il raffreddamento in estate, invece, sono possibili grazie ad un impianto geotermico da 450 Kw, che impiega oltre 900 sonde inserite nei pali di fondazione. Sempre nell'ottica del risparmio energetico si segnalano anche l'illuminazione interna ed esterna completamente a led e l'adozione delle soluzioni più avanzate per l'isolamento termico. Tutto questo, complessivamente, ha consentito di ridurre del 27 per cento il fabbisogno energetico rispetto alla media di un ospedale equivalente.
Inoltre la struttura, con il suo sviluppo orizzontale, minimizza l'impatto paesaggistico e tutto intorno è stata predisposta un'area verde di 90.000 metri quadrati nella quale sono stati piantati 650 nuovi alberi.  I parcheggi sono 1.850, tutti gratuiti.



 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
Torna ai contenuti | Torna al menu