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TORINO Rifugio Valdese

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Il contenuto l’ho trovato in un file PDF del capitolo “beneficenza” pag 725 di un testo non identificato risalente presumibilmente alla fine dell’800 inizio 900.

Il Pastore presidente del Concistoro, ossia del Consiglio di fabbrica della Parrocchia, nel 1842 fu iniziatore di un piccolo Rifugio a vantaggio dei Valdesi malati e poveri: poco dopo lo stesso Concistoro ne prese cura, l'ampliò e deputò a sorvegliarlo otto signore, a cui diede il nome di diaconesse.
Parve infine miglior consiglio di affidare ad una sola persona il governo e la responsabilità della pia Opera, ed a questo ufficio fu chiamata una diaconessa della casa di St. Loup del Cantone di Vaud.
Erettosi nell'anno 1851 il pubblico tempio protestante, con a lato la casa parrocchiale, venne al primo piano di questa collocata l'infermeria, che d'allora in poi rimase sempre aperta, e fu l'oggetto di assidue cure da parte del Concistoro valdese. Sono in essa 12 letti gratuiti: 6 per affetti da malattie acute, 2 per infermi cronici, 2 per bambini malati; vi hanno inoltre 2 letti per malati che si obbligano di pagare una pensione.
In questo Rifugio havvi infine una camera a due letti per ricoverare provvisoriamente persone di servizio sprovvedute di padrone.
La spesa del pio Stabilimento oltrepassa le lire 5000. La rendita di un capitale proprio del Rifugio, il contributo della cassa parrocchiale e le offerte dei benefattori formano l'attivo del bilancio.
L'ex-banchiere Luigi Long ha fatto testamento al Rifugio la cospicua largizione di L. 50,000, e questa sarà per cura del Concistoro investita nella erezione di una casa , dove il pio Istituto abbia propria e stabile sede: di questa casa si è gia posta la pietra fondamentale vicino al Collegio degli Artigianelli valdesi.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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