ROCCHETTA LIGURE ex ospedale di Palazzo Tassorello - Ospedali d'Italia

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ROCCHETTA LIGURE ex ospedale di Palazzo Tassorello

Ospedali Nord Ovest > Regione Piemonte > Alessandria provincia

La scheda è stata fornita Da Cristina Pertica, indicata dal Comune di Rocchetta Ligure, Curatrice del "Museo della Resistenza e della vita sociale in Val Borbera, in cui si trova l'archivio dello stesso ospedale.

L'ospedale Tassorello fu aperto nell'agosto del 1944 allo scopo di fornire assistenza medica e chirurgica ai feriti sia delle formazioni partigiane che ai militari nazifascisti, nonchè alla popolazione civile della valle.
Fu inaugurato Il 13 agosto 1944  sulla piazza di Rocchetta e nei locali dell’asilo Tassorello, alla presenza del Vicario della Congregazione di Don Orione don Pansa, dell’avv. Luciano Pertica di Rocchetta promotore e finanziatore dell’iniziativa, del chirurgo dott. Tito Tosonotti di famiglia valboberina, che dirigerà l’ospedale, dei medici della valle dottor Forno, Giani, Garibaldi e Cogo, del canonico Perduca, dei parroci di Albera, Zebedassi, Pagliaro. Per il funzionamento ebbe il supporto delle suore dell’Opera Don Orione  di Tortona, di una squadra di partigiani e di volontarie del paese.
L’ Ospedaletto entrò a far parte delle formazioni sanitarie partigiane e con ordinanza del direttore di Sanità della III Divisione Cichero dr Vuccio in data 6/12/44 ebbe l’investitura ufficiale di ‘Nucleo Chirurgico Avanzato della Brigata Oreste’. Svolse in realtà tutto il servizio medico e chirurgico della zona (con la funzione di ambulatorio medico, infermeria di brigata e ospedale medico divisionale), registrando 699 ricoveri, 417 interventi chirurgici. In periodo bellico vi trovarono assistenza medica qualificata 111 partigiani e 32 nazifascisti, oltre ai civili.
In dicembre, l’ospedale rischiò di essere dato alla fiamme, per ritorsione, dai nazisti comandati dal maresciallo Peter, il cui criminale intento fu sventato dall’intervento provvidenziale di un colonnello tedesco.
Terminata la vicenda partigiana l’Ospedaletto continuò ancora la sua attività fino al 1952 e, anche se in forme meno attive fino alla completa ricostruzione del Ponte del Carmine negli anni ‘60, che consentì il trasporto ed il ricovero ospedaliero degli ammalati nelle strutture sanitarie di fondo valle ad Arquata, Serravalle, Novi e Alessandria.


OPAC SBN: L'ospedale 'Val Borbera' in Rocchetta Ligure : attività e vicende partigiane / Tito Tosonotti



 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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