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Il contenuto di questa pagina è stato pubblicato da: Società di Studi Valdesi
La Società di Studi Valdesi viene fondata nel 1881 con l'intento di promuovere studi e ricerche sulla storia delle Chiese valdesi e sui movimenti di riforma religiosa in Piemonte, in Italia, in Europa.
Nel 1884 inizia la pubblicazione del Bollettino, proseguito fino al 2017 quando la rivista assume il titolo di «Riforma e movimenti religiosi».
La Società custodisce il patrimonio costituito dalla biblioteca, dall'archivio storico e dall'archivio fotografico, contribuendo a valorizzare la memoria storica della comunità valdese.
La Società promuove gli studi sulla storia religiosa dal Medioevo all’età contemporanea con convegni, pubblicazioni, seminari, e con iniziative rivolte ai giovani ricercatori.
http://www.studivaldesi.org/dizionario/evan_det.php?evan_id=72
Dopo alcuni anni, nell’impossibilità per il solo ospedale di Torre Pellice di servire efficacemente tutto il territorio delle Valli, si decise di realizzare un altro istituto per le Valli Chisone e Germanasca, scegliendo come sede Pomaretto. Per eludere l’opposizione delle autorità alla creazione di un secondo ospedale valdese questo fu eretto in un primo tempo come istituto dipendente da quello di Torre Pellice. L’attività dell’ospedale di Pomaretto, in un primo tempo installato in una casa privata, crebbe a tal punto che fu necessaria la costruzione di un edificio più grande, inaugurato nel 1839.
Nel 1848, in seguito alla concessione dei diritti civili ai valdesi, gli ospedali valdesi ottennero l’equiparazione alle opere di assistenza e beneficenza, e furono sottoposte al regime normativo del Regno in materia di assistenza sanitaria.
Sul piano giuridico, nel 1856 gli ospedali si costituirono come fondazione, dotata di uno statuto e di un regolamento per il personale; l’istituto così riconosciuto poté aggregare altri enti assistenziali.
L’amministrazione dei due ospedali e quella dell’Orfanotrofio Femminile di Torre Pellice fu affidata alla Commissione degli Istituti Ospitalieri Valdesi (CIOV), la quale nel corso della prima metà del secolo successivo fu incaricata anche della gestione del Rifugio Re Carlo Alberto (fondato nel 1898), dell’Asilo dei Vecchi di San Germano, dell’Orfanotrofio maschile di Pomaretto.
Alla fine degli anni Sessanta del Novecento in risposta alla legge di riordino generale delle strutture sanitarie, la CIOV seguì le opere di trasformazione dei due istituti, classificati quali ospedali per lungodegenti e convalescenti. Seguirono importanti opere di ristrutturazione degli edifici e tappa fondamentale per i due istituti fu l’ottenimento della parificazione giuridica del personale, avvenuta nel 1971 per l’Ospedale di Pomaretto e nel 1980 per quello di Torre Pellice. Dal 1978 con la nuova riforma sanitaria l’attività degli ospedali fu inserita nel piano regionale, e furono avviate delle convenzioni con la Regione Piemonte. Nel 1984 in seguito all’intesa stipulata fra la Tavola Valdese e lo Stato Italiano, i due ospedali assunsero il carattere di istituto autonomo nel quadro dell’ordinamento valdese, con la conservazione della personalità giuridica, mentre la CIOV fu qualificata quale ente ecclesiastico patrimoniale.
I due ospedali erano inseriti nel Coordinamento Evangelico Ospedaliero (CEO), raggruppante l’Ospedale Evangelico Valdese di Torino, l’Ospedale Internazionale evangelico di Genova e quello di Napoli.
Nel 1998 si decise l’unificazione degli Ospedali delle Valli con l’Ospedale di Torino, amministrati globalmente dalla CIOV. Nel 2003 gli Ospedali valdesi di Torre Pellice e Pomaretto furono ceduti alla Regione Piemonte.