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La prima attestazione certa dell’ospedale di Santa Maria della Misericordia si ha nel 1368, quando il Capitolo Lateranense donò alla Confraternita riminese della Beata Vergine una casa affinché vi costruisse una chiesa e un ospedale. Il 26 giugno 1486 Galeotto Malatesta - tutore di Pandolfo IV e governatore della città - unificò undici ospedali cittadini in quello della Misericordia, per sopperire alle necessità di “poveri, infermi, pellegrini, fanciulli, vedove ed altri miserabili”. La chiesa, di pertinenza dell’ospedale, intitolata a Santa Maria della Neve solo dal 1814, fu completamente ristrutturata nella prima metà del Settecento secondo canoni bibieneschi. L’ospedale rimase pienamente attivo fino al 1800, anno in cui - almeno per la parte sanitaria - fu trasferito nell’ex Collegio dei Gesuiti, assumendo il nome di “Ospedale degli Infermi”. Nel vecchio edificio della Misericordia restarono solo alcune istituzioni, poi collocate altrove. Dalla fine dell’Ottocento all’ultimo decennio del Novecento l’antico ospedale fu occupato solo da uffici amministrativi e magazzini, con un’unica breve parentesi (dal 1919 al 1932) per accogliere temporaneamente la Casa di Riposo Valloni. Ora il complesso è sede della Provincia di Rimini.