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Dall’Archivio di Stato di Brindisi risulta che le origini dell’Ospedale di Mesagne sembrano risalire ad una “Casa del Pellegrino” sorta verso il 1300. Di ciò mancano documenti certi e costitutivi, che pare siano stati distrutti durante la peste del 1607. Con la legge del 3 agosto 1862 l’Ospedale Civile, che aveva sede nell’ex convento dei Frati Minori, veniva incorporato con altre Opere Pie di Mesagne nella Congregazione di Carità, dalla quale fu poi distaccato con decreto 7 giugno 1938, in applicazione della legge 3 giugno 1937, n. 847 istitutiva dell’E.C.A. Tale decreto affidava la gestione dell’Ospedale ad un amministrazione autonoma e praticamente, scindeva le attività caritative dell’ E.C.A. da quelle assistenziali della cura ospedaliera.
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Madre Giuseppina Vannini è santa. La fondatrice della congregazione Figlie di San Camillo verrà canonizzata domenica 13 ottobre da Papa Francesco. La storia della presenza della fondatrice delle Figlie di San Camillo a Mesagne inizia con una lettera che il signor Francesco Martucci, membro della Congregazione di Carità di Mesagne le invia il 23 aprile 1894 in cui si chiedeva la presenza delle suore nell’ospedale civile. Il 25 aprile 1894 madre Vannini chiese informazioni sull’ospedale e quante suore sarebbero state necessarie. Il 28 aprile 1894 Francesco Martucci rispose che nell’ospedale “ci sono 23 letti per gli inferni, lo stabile è ben messo, c’è un altare in fondo al corridoio ed esiste la chiesa della Madonna di Loreto che comunica con l’ospedale”. Dopo meno di un mese, il 22 maggio 1894, Madre Giuseppina Vannini invia al Martucci un’immagine di San Camillo e, implicitamente, accetta di mandare le suore a Mesagne. Le trattative erano giunte al termine quando arriva da Roma un cambiamento di rotta. Da Mesagne partono lettere alla Madre per concludere la convenzione, ma i superiori ecclesiastici non vogliono darvi corso. C’erano state controversie tra i dirigenti dell’ospedale e la Congregazione della carità. A quel punto interviene il vescovo di Brindisi mons. Palmieri, l’arciprete Don Daniele Capodieci e il vicario foraneo i quali insistettero affinché la Madre Giuseppina Vannini mandasse le suore nell’ospedale di Mesagne.
Finalmente il 12 novembre 1894 Madre Giuseppina Vannini, insieme a Sr. Alfonsina Ferrari arrivano a Mesagne per attuare la fondazione. Poi la comunità si allarga: il 9 dicembre 1894 arrivano tre suore insieme a suor Alfonsina Ferrari come superiora. Madre Vannini rimase a Mesagne fino al 18 dicembre di quell’anno. Le suore si misero al servizio, la gente iniziò ad affezionarsi. Le camilliane riscuotevano venerazione e rispetto da tutto il popolo. Madre Giuseppina ritornò in città a luglio 1895, il 1° settembre 1896 e il 5 dicembre 1897. Il 23 febbraio 1911 morì a Roma.
Negli anni della prima guerra mondiale i tempi erano difficili. Le suore venivano chiamate ad impegni straordinari. Oggi la comunità delle suore camilliane è parte fondamentale della struttura sanitaria gestita dalla Cooperativa OSA Villa Bianca e Casa Melissa.