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Ringrazio il Sindaco per l'autorizzazione alla pubblicazione dei dati sottoriportati
https://www.comune.lissone.mb.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8015
L'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico IRCCS di Lissone opera nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale in base al provvedimento regionale di accreditamento e la conseguente iscrizione nel Registro Regionale delle strutture accreditate; Delibera regionale n. 14552 del 13.10.2003.
Il complesso dell’Ospedale della carità è stato edificato tra il 1928 e il 1930 sui terreni a nord dell’abitato provenienti dalle proprietà immobiliari del Sindaco Mauro Riva e nel 1938 il complesso è stato ampliato con la realizzazione dell’adiacente Casa di Riposo.
L’esigenza della sua realizzazione nasce in seguito alle volontà testamentarie del Cav. Luigi Paleari nel 1918.
Nel 1919 il comune manifesta la propria intenzione di istituire un presidio ospedaliero ma l’idea viene inizialmente abbandonata.
Viene ripresa con l’eredità testamentaria di Mauro Riva del 1922 che devolve l’intero patrimonio per il funzionamento di un Ospedale “ove i colpiti da malattie acute appartenenti alle classi dei diseredati vi abbiano quelle necessarie cure che sono dettate dalla scienza e dai doveri di umanità” a condizione che l’Ospedale fosse chiamato “Ospedale della carità” e che il fondo fosse devoluto in perpetuo al funzionamento dell’Ospedale.
Nel 1923, a seguito delle successive sottoscrizioni da parte del comune, di industriali e commercianti, costituisce un comitato (la Società Anonima Ospedale della Carità) che inizia gli studi sulla sua realizzazione e acquisisce nel 1927 il parere del ministero.
I lavori hanno inizio nel 1928 e l’Ospedale viene inaugurato il 28 ottobre 1930
Negli anni successivi il fabbricato viene ampliato con la sopraelevazione delle due ali e la costruzione di un secondo piano destinato all’alloggio delle suore.
Nel 1956 viene inaugurato il reparto di maternità
Nel 1965 si provvede alla sopraelevazione delle 2 ali
Le degenze vengono chiuse negli anni 60 a seguito di inagibilità, mentre i servizi ospedalieri residui vengono trasferiti nella nuova struttura ospedaliera (in gran parte inutilizzata) costruita sull’area adiacente. La nuova struttura sarà pienamente funzionale sul finire degli anni 90