Il contenuto della scheda è l’introduzione fedele di un ben più ampio lavoro di ricerca di Luisa Bot-teon dal titolo “ Il Lazzaretto di Conegliano “ presentato nell'ambito del Convegno Nazionale del 26 Maggio 2012 curato dal Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche dal titolo “Aspetti della Sanità nelle prealpi venete “ tenuto nella città di Vittorio Veneto.
I documenti e i materiali sono reperibili presso
https://independent.academia.edu/CircoloVittorieseRicercheStoriche
La storia del Lazzaretto di Conegliano intreccia per più di mezzo millennio le vicende sanitarie, reli-giose, politiche ed economiche della città. Nato in epoca medioevale come lebbrosario legato alla chiesa di san Lazzaro, con l’annessione della città al territorio della Serenissima, sarà gestito dai Padri Crociferi provenienti da Venezia. Dall’inizio del XVI secolo il Lazzaretto assumerà la funzione di luogo di cura e contumacia per i malati di peste, sotto la direzione della Congregazione dei Battuti. Era co-stituito dalla chiesa di San Lazzaro con annesso l’Ospizio, e posto tra il Monticano e il cimitero di San Martino.
Nel corso del XIX secolo, in epoca di epidemie di colera, il vecchio Lazzaretto verrà utilizzato come ri-covero per famiglie indigenti, per poi essere abbattuto nella metà del secolo; al suo posto ci sarà il Foro Boario. Per far fronte alle epidemie di colera saranno allestiti luoghi di ricovero provvisori, ogni volta in parti diverse della città.
Nel 1885 un nuovo Lazzaretto troverà sede stabile in una casa colonica, sulla strada per Campolongo, dove rimase fino alla metà del XX secolo.
Il Lazzaretto (con il custode) continua ad essere attivo anche durante il fascismo e sarà completa-mente demolito nel 1963