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Giuseppe Castelli, Gli ospedali d'Italia, Milano, Medici Domus, 1941 pagg. 452-
Sezione dell’Ospedale Civile -
Il padiglione centrale (Padiglione « Emilio Caracciolo di Sarno ») è la costruzione più importante del complesso ed è destinato ai malati comuni; esso è a due piani simmetrici e contiene 4 infermerie di 14 letti, ad ognuna delle quali sono unite una stanza separata con tre lettini, ed una con un lettino e un letto per adulti. Un altro padiglione sorge parallelamente a quello descritto e colle stesse caratteristiche costruttive. Una parte dell'edificio è destinata ad alloggio delle Suore Ispettrici; l'altra, la maggiore, è adibita ad Astanteria, cioè vi sono tenuti in osservazione tutti i bambini ammessi nell'ospedale, per quindici giorni a scopo contumaciale, ciò che viene molto facilitato dalla divisione del padiglione in stanze capaci al massimo di 5 lettini e tutte disobbligabili. In un terzo padiglione trovasi un piccolo reparto completo di tre stanze destinate all'accoglimento d'urgenza di difterici che devono poi essere trasferiti all'Ospedale infettivi. Il resto dell'edificio, che è a due piani, è destinato a servizi vari. Nell'ultimo padiglione, costruito appositamente secondo i moderni concetti di igiene ospedaliera, sono allogati i servizi sanitari (forno di disinfezione, cella mortuaria, ecc.). Il servizio medico dell'Ospedale è disimpegnato da un Primario direttore con un aiuto e due assistenti che fanno anche il servizio di guardia permanente. Questi sanitari disimpegnano anche il servizio di ambulatorio, che provvede alla consulenza medica per circa 2000 bambini, in media, all'anno; alla maggior parte degli accorrenti poveri sono dati i medicinali gratuitamente, mercé un fondo generosamente donato a questo scopo. Il Consultorio e Dispensario per lattanti funziona in locali distinti, con sala d'aspetto, spogliatoio, bagno, sala di visita. L'affluenza delle madri andò sempre più aumentando, con risultati puericulturali soddisfacentissimi. Nel 1934 furono assistiti 976 lattanti.