CASTIGLIONE DEL LAGO Ospedale civile S. Agostino - Ospedali d'Italia

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CASTIGLIONE DEL LAGO Ospedale civile S. Agostino

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Il contenuto della scheda è tratto integralmente dal testo: Castiglione del lago e l’ospedale di S. Agostino - Renato Marcacci (Medico dell’Ospedale) - Cornicchia Grafiche – Perugia – 1988 – pagg.59/82

Il 17 giugno 1894, nella seduta pubblica del Consiglio Comunale, l'assessore Erasto Romualdi presentò la proposta dell'istituzione di un ospedale in Castiglione del Lago; essa venne approvata per acclamazione e si deliberò di far redigere il progetto di massima per l'adattamento dei locali dell'ex Convento degli Agostiniani e di nominare subito una commissione costituita da cinque membri, affinché provvedessero “a maturare e a presentare all'approvazione uno schema di fabbisogno, di statuto e di quanto altro può occorrere affinché la proposta istituzione possa al più presto integrarsi nel fatto”.
Nel contempo il Sindaco iniziava una ricerca al fine di avere una buona documentazione spedendo varie lettere per chiedere dati e progetti di ospedali, ai vari sindaci di località vicine mentre il promotore dell'iniziativa, Romualdi, ed il perito dell'ufficio tecnico del Comune si recarono a Torrita di Siena per studiare l'adattamento dei locali ad uso ospedale operato in quella località.
All'inizio dell'anno seguente, nella seduta del 24 gennaio 1897, venne letta ed approvata la relazione tecnica, stilata da Clodoveo Rossi sulle diverse opere da compiersi per l'adattamento del fabbricato ex-Agostiniano ad ospedale.
Fu altresì ascoltato il parere del medico provinciale, che in precedenza aveva effettuato il sopraluogo nel fabbricato. Durante questa seduta, il consigliere dott. Raniero Romizi, approvando pienamente il progetto, fece alcune utili raccomandazioni di carattere igienico:
-l'intonaco delle pareti delle sale dei malati e di anatomia deve essere fatto fino all'altezza di due metri, in stucco a forte vernice in modo da poter essere lavato così da togliere ogni pericolo d'infezione;
- la costruzione dei fondelli debbansi fare con mattoni pieni e non con quelli vuoti, giacché dando questi facilmente ricetto ad insetti possono essere veicoli d'infezioni;
- lo scarico delle latrine sia piazzato in modo da togliere qualunque sospetto di infiltramento in modo da non inquinare il sottosuolo ed il pozzo di acqua potabile;
- la sala anatomica riceva luce anche dall'alto con apposito lucernario, come in altri ospedali e quello di Orvieto che aveva apportato tale modifica.
Dal 1897 passarono ben due anni e mezzo prima che venisse definitamente approvato il 23 marzo 1901 e con R.D. 9 maggio 1901 lo statuto definitivo che così inizia: "In questo paese di Castiglione del Lago per opera dell'Amministrazione comunale viene oggi finito un ospedale il quale avrà la sua apertura entro l'anno [...] sotto il titolo di S. Agostino. Il primiero scopo di questo ospedale è di provvedere alla cura gratuita di infermi poveri, affetti da malattie suscettibili di cura attiva, e di giovare a quelle classi differenti purché tutti legalmente domiciliati e dimoranti nel comune di Castiglione del Lago". Nella seduta del 10 febbraio fu nominata la Commissione Amministrativa dell'Ospedale composta da dieci membri.
Si arrivò così al primo vero atto concreto per la creazione dell'Ospedale; ma altre difficoltà si frapposero alla proposta presentata nel giugno 1894; il prefetto apponendo il visto per l'approvazione dello statuto deliberato, così scriveva nella lettera di trasmissione: "siccome tale statuto dev'essere approvato per Decreto Reale unitamente all'erezione in Ente Morale dell'Ospedale, codesta Amministrazione dovrà preparare la relativa domanda e istruirla a termini degli articoli 51 e seguenti della legge sulle opere pie, presentandola poi per iscopo di legge. E di tale atto si resta perciò in attesa".
Nella seduta del 13 gennaio 1897 la Giunta Municipale di Castiglione del Lago propose di contribuire all'erezione dell'Ospedale, con contributi ordinari finché l'amministrazione dell'Ospedale non avesse potuto provvedere alla propria "esistenza" e con contributi straordinari per l'adattamento e l'arreda-mento dei locali dell'ex convento.
Tale proposta fu avanzata in considerazione del fatto che, facendo conto delle sole rendite dei beni degli ex Agostiniani già stanziate in bilancio allo scopo, l'apertura si sarebbe protratta troppo a lungo; inoltre era necessario assicurare all'istituzione rendite valide per il riconoscimento come Ente Morale, tenendo presente che il Comune ora come in passato corrispondeva alla locale Congregazione di Carità un contributo annuo di L. 2.100, per venire in aiuto con medicinali e sussidi alla classe povera ed inferma, e che nel 1902 sarebbero cessate le annualità dei prestiti che gravavano sul bilancio per il debito contratto verso la Cassa Depositi e Prestiti.
La discussione sulla sede dell’Ospedale occupò varie sedute del Consiglio, poiché non mancarono opposizioni, tra le quali spicca per vivacità quella del consigliere Raffaele Torrigiani il quale sosteneva di essere costretto ad astenersi perché poco centrale, sia perché non potevano garantirsi scongiurate le cause che or sono pochi anni [...] l'aria di questo luogo eccessivamente malsana e fino al punto di costringere gli abitanti ad emigrare per timore di febbri malariche che dominano e potrebbero tornare a dominare;
2) si riteneva insufficiente il locale per i bisogni della popolazione del Comune ed insufficienti eziandio le entrate stanziate per esiguo e manchevole locale;
3) è noto che il Comune non può concorrere alla formazione e al mantenimento di un locale quale si addirebbe alla vastità  del Comune e al numero dei suoi abitanti.
Queste osservazioni influirono, nel futuro, sul parere negativo che verrà espresso dalla Commissione sulla idoneità del Convento degli ex-Agostiniani ad essere adibito ad uso ospedaliero.
Risolti i problemi di carattere burocratico e finanziario e a distanza di vari anni, il Comune guardò con occhi diversi e critici lo stabile del Convento degli ex-Agostiniani; esso apparve, anche per gli echi delle polemiche scoppiate in quel lasso di tempo, non così idoneo per lo scopo a cui sarebbe stato destinato, come era sembrato all'inizio dell'impresa; appariva esiguo, manchevole, mal situato, già occupato in parte dalle scuole, compresa quella di musica.
Sarebbe legittimo, a questo punto, attendersi difficoltà di vario genere nel reperire un luogo idoneo su cui far sorgere il nuovo ospedale, invece lo si individuò rapidamente nel recinto annesso al Palazzo Comunale.
Il fabbricato sito in Via del Forte, era adibito in parte ad uso scuole elementari e di musica, ed in parte ad uso abitazione e magazzini. Esso era costituito da due piani, con due distinti ingressi, più un terzo, che dava accesso all'orto ove vegetavano viti, olivi, mori, frutti e ortaggi.
Il 1 gennaio 1901 la Commissione amministrativa dell'ospedale entrò "nel suo pieno funzionamento"; le rendite e le spese formarono una contabilità separata e distinta da quella comunale. Tesoriere dell'Amministrazione rimaneva l'esattore comunale di Castiglione del Lago.
Comunque si è finalmente arrivati ad un punto fermo; l'obiettivo è ora la costruzione, possibilmente in tempi brevi, del nuovo Ospedale.
Passavano gli anni e la costruzione dell'Ospedale procedeva anche se fra molte difficoltà e pastoie burocratiche; nella seduta del 13 gennaio 1911 il Consiglio Comunale approvò l'esecuzione dei lavori per l'incanalamento e lo smaltimento delle acque provenienti dal fabbricato "ora compiuto".
Fervevano i preparativi per l'inaugurazione che ormai si andava avvicinando; in seguito alle ispezioni sanitarie fatte per incarico della Prefettura, fu riconosciuta la necessità di approvare, in data 9 settembre 1911, un locale di isolamento per la profilassi anticolerica e allo scopo fu ritenuto utilizzabile la casa di proprietà comunale situata presso il nuovo cimitero del capoluogo. Vennero  "prenotate" alcune persone affinché all'occorrenza, assumessero l'ufficio di infermieri.
Inoltre, nella seduta del 29 dicembre 1911, su richiesta del Presidente dell'Ospedale di S. Agostino fu avanzata la richiesta di convenzione di ricovero dei malati poveri del Comune: "essi saranno ricoverati con un carico giornaliero per il Comune di L. 2,25.
Nonostante diversi screzi si giunse finalmente alla seduta del 15 gennaio 1912, giorno in cui si an-nunciò l'inaugurazione del nuovo ospedale che avvenne il 28 gennaio 1912. Per volere della Giunta Comunale la festa per l'inaugurazione fu decorosa e semplice.


 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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