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Ringrazio l'Archivio di Stato di Bologna e Sezione di Imola per l'autorizzazione alla condivisione delle informazioni pubblicate sul sito istituzionale alla pagina
http://www.archiviodistatobologna.it/bologna/patrimonio/complessi-
L'ospedale comunemente chiamato il 'Purgatorio', fu fondato intorno al 1735 da don Giulio Cesare Canali, parroco di S. Isaia dal 1715 al 1765, con lo scopo di assistere vecchi ammalati e 'abbandonati', rifiutati dagli ospedali e lasciati morire sulla pubblica via. L' ospedale potè ampliarsi e sostenersi con numerosi lasciti testamentari, che testimoniano del grande favore di cui l' opera fu circondata. A differeza di altri ospedali infatti, vi trovavano accoglienza infermi, bolognesi e non, anche affetti da mali contagiosi, essendo unico requisito per l'ammissione lo stato di abbandono; un settore dell'ospedale era inoltre riservato a fanciulle orfane. Nel 1754 venne dedicato al SS. Salvatore. Sede dell'istituto fu una casa, eredità di Francesca Borri cui altre se ne aggiunsero sempre per lascito testamentario. In periodo napoleonico gli 'abbandonati' furono invece trasferiti in un reparto dell'ospedale S. Orsola, e nel 1821, con decreto del card. Oppizzoni del 5 gennaio, trovarono definitiva sistemazione nella casa di S. Gregorio, che era stata fin dal 1563 di proprietà dell'opera Mendicanti. Lo stesso decreto del 1821 statuiva la concentrazione dell'ospedale degli Abbandonati con il Ricovero di Mendicità, fondato pochi anni addietro, e precisamente nel 1809. Scopo della nuova istituzione, chiamata 'Pio Ospitale del SS. Salvatore detto degli Abbandonati e Ricovero uniti fu, come per il passato, quello di accogliere assolutamente poveri, miserabili, maggiori delli anni 18, obbligati al letto dalli mali o malattie che hanno, e non avere persona o parenti che li possa o sia obbligato a soccorrerli, insomma veri abbandonati. Per effetto del R.D. 13 ottobre 1860, il patrimonio e le funzioni dell' ospedale furono ereditate dal Regio Ricovero Vittorio Emanuele II, amministratore unico, a partire dal 1864, anche degli orfanotrofi di S. Leonardo e dell' Ospizio dei preti e vecchi settuagenari poveri.
riferimenti bibliografici
G. Massei, Sulla beneficenza e la istruzione pubblica in Bologna, Lucca, 1836, pp. 46-
G. Palmieri, Notizie sulle opere pie della provincia di Bologna, Bologna, 1871, pp. 44-
C. F. Zanelli, Origini e vicende del R. Ricovero Vittorio Emanuele II di Bologna, Bologna, 1924
G. Azzolini, Il Ricovero di mendicità Vittorio Emanuele II di Bologna, le OO.PP. annesse e l' ospedale Marcello Malpighi dalla loro origine ad oggi, in "Giornale di gerontologia", 1960, pp. 65-