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https://www.repubblica.it/cronaca/2010/08/19/news/puglia_il_lebbrosario_fantasma_trecento_letti_nessun_paziente-
Ho voluto riportare, quasi integralmente, l'articolo, del 2010, in quanto la storia di questo ospedale mi ha colpito per due motivi: il primo perchè nel fare questa ricerca è la prima volta che incontro un ospedale per Hanseniani, il secondo perchè, leggendolo, sono rimasto colpito da una realtà che a dire "Kafkhiana" è ancora molto riduttivo
Titolo dell'articolo: Puglia, il lebbrosario fantasma trecento letti, nessun paziente
dal nostro inviato ANGELO LUPOLI
Per la Colonia Miulli la Regione paga 7 milioni l'anno. La struttura gestita dalla diocesi di Altamura. Denunce alla Procura e alla Corte dei conti. I pochissimi pazienti che vanno a farsi visitare ricevono un sussidio di 30 euro
GIOIA DEL COLLE -
Una denuncia presentata alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti di Bari da una dipendente del Miulli in sei pagine dense di episodi presenti e passati è condensata la storia della Colonia. Ed è spiegato il perché ora non ha più ragione di esistere.
Le linee guida del 1999 della Conferenza Stato-
Ora il Miulli di Gioia del Colle continua a essere al servizio di pochi ex malati, nessuno positivo al bacillo di Hansen, che considerano la struttura come un pensionato dove passare l'inverno o un ambulatorio dove farsi visitare senza troppe complicazioni. Ricoverarsi è conveniente: il paziente riceve anche un sussidio giornaliero di circa 30 euro oltre a vitto e alloggio. E poi ci sono vantaggi apparentemente inspiegabili. "Le diete personalizzate in base alla patologia -
Al Miulli non esiste una direzione sanitaria (affidata pro tempore a un medico in pensione), e parte del personale è stato dirottato sull'ospedale centrale Miulli di Bari, che, come si legge nell'esposto "ha un bilancio economico a parte essendo un ente ecclesiastico". Negli anni Ottanta, il primario di allora, portò un ragazzo ricoverato in visita al presidente Pertini, che fece un bel discorso sulla necessità di riscatto e sulla capacità di superare la malattia. Ebbene, quel medico fu rimosso nel giro di poco tempo".
Parole confermate dalle forti accuse della denuncia: "Tutta la politica della Colonia è stata dalla necessità che il paziente, lungi da risocializzarsi, dovesse rimanere il più possibile in Colonia per giustificare le sempre maggiori richieste fatte dal Miulli alla Regione Puglia nel passato come nel presente". E ancora: "L'ente Miulli ha sempre amplificato i giudizi su questa malattia eliminando nel tempo i rapporti dei pazienti con il mondo esterno per far sì che l'unico referente con cui potesse interloquire il paziente fosse il suo stesso "padrone"".
Gli ultimi "esemplari in via di estinzione" affetti dal morbo di Hansen, secondo le accuse, sarebbero ricoverati al Miulli solo per giustificare l'esistenza stessa della colonia e mantenere i finanziamenti pubblici. Insomma gli anni sono passati, è finito il tempo in cui i ricoverati più agitati si legavano ai letti di contenzione o si chiudevano in vere e proprie celle, ma il "sistema" è rimasto in piedi. La diocesi di Altamura ogni anno presenta il conto e la Regione paga pur di non doversi accollare un altro ospedale da gestire in un'area ricca di strutture sanitarie ma povera di risorse.
Del resto di nuovi casi nemmeno l'ombra. Negli ultimi dieci anni sono stati ricoverati 5-