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Lo eresse nel 1218 l'arcivescovo di Camerino vicino al ponte della Petrella. Era adibito al ricovero dei lebbrosi sotto la direzione dei monaci e monache e sotto la giurisdizione del priore di S. Esperanzio di Cingoli. Dopo 30 anni di vita fu unito all'ospedale di S. Caterina con tutti i beni, lasciti, legati che possedeva, cessione approvata dal Cardinal Capocci, legato pontificio della Marca.
Fonte: Giuseppe Castelli, Gli ospedali d'Italia, Milano : Medici Domus, 1941