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Il contenuto della scheda proviene integralmente dal testo: Il R. Manicomio di Aversa nel 1° centenario dalla fondazione 5 MAGGIO 1813-
Fin dal 1269 esisteva in Aversa, fuori porta S. Nicola, una chiesa di regia giurisdizione, e, contiguo ad essa, un ospedale per la cura dei lebbrosi, fondato da Carlo d'Angiò e mantenuto dall'aversano municipio.
Questo Hospitium leprosorum S. Mariae Magdalenae fu in quel tempo un sentito bisogno, quando la lebbra era una malattia oltremodo diffusa; per cui crebbero per tutta Europa le lebbroserie o lazzaretti, amministrati in buona parte dai cavalieri ospedalieri di S. Giovanni.
Con l'andar del tempo, scemato il numero dei lebbrosi, essi ebbero assegnata in Aversa altra dimora, che fu l'Ospedale di S. Eligio, il quale, alla sua volta, con donazione della Regina Giovanna II, nel 1422, venne incorporato alla Santa Casa dell'Annunziata.
L'antico ospizio della Maddalena, rimasto vuoto, nel 1420, fu ridotto in convento, prendendovi stanza i minori osservanti, i quali, con nuove costruzioni, adattarono il fabbricato ai nuovi bisogni;
Questo edificio della Maddalena rimase occupato dai minori osservanti per altri 393 anni, e cioè fino al 1813, quando venne adibito per casa dei folli dell'ex Regno di Napoli.