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Il contenuto l’ho trovato in un file PDF del capitolo “beneficenza” pag 725 di un testo non identificato risalente presumibilmente alla fine dell’800 inizio 900.
Vicino alla chiesa detta di S. Salvario sorge un ampio edifizio dove ha sede la Casa centrale delle Figlie di Carità di S. Vincenzo. Da queste caritatevoli Suore è mantenuto fino dal 1840 uno spedale, nel quale vengono accolti infermi, i quali non essendo così poveri di mezzi di fortuna da dover ricorrere alla pubblica carità negli ospedali comuni, nè tanto agiati da potersi far curare in seno alle proprie famiglie, mediante una tenue pensione, ivi sono caritatevolmente assistiti e provveduti di cure.
Pagando L. 45 al mese il malato ha il letto nel camerine comune.
Pagando L. 55 è curato in una camera dove sono solo quattro letti.
Pagando L. 70 è tenuto in una camera separata.
I letti sono in numero di 85.
I malati sono curati da esperti cultori dell' arte medico chirurgica e sono assistiti dalle Figlie della Carità.
Si possono visitare i malati ogni giorno da mezzodì alle tre.