SANTA SOFIA Ospedale P. Nefetti - Ospedali d'Italia

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SANTA SOFIA Ospedale P. Nefetti

Ospedali Nord est > Regione Emilia Romagna > Provincia Cesena Forlì

Il contenuto della scheda deriva integralmente da:  La cura attraverso l’arte a cura del Conservatore del patrimonio storico e artistico AUSL della Romagna Sonia Muzzarelli.
Ci tengo a sottolineare che tutto il lavoro è stato svolto in accordo con la Direzione Generale che ne ha caldeggiato la divulgazione.
Si tratta di un “cofanetto” contenente vari opuscoli, riccamente iconografati e ricchi di bibliografia,  che riportano sia la storia degli ospedali come pure la descrizione del loro patrimonio artistico.

Per informazioni contattare: patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it


Fin dal XV secolo esistevano in Santa Sofia due Hospitali. Il primo Hospitale, gestito dalla Compagnia del SS Crocifisso e del Gonfalone, era annesso alla chiesa del SS. Crocifisso ed accoglieva i numerosi pellegrini che attraversavano la via Romipeta col fine di raggiungere Roma. Invece il secondo Hospitale nominato Santa Maria Nuova, fu costruito dall'Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze collocato in una piccola casa di proprietà.
Nella notte tra il 19 e il 20 ottobre del 1768 un disastroso terremoto portò estese distruzioni nell'alta valle del Bidente e non risparmiò Santa Sofia.
L'Hospitale di Santa Maria Nuova subì danni notevoli che portarono alla sua demolizione definitiva nel 1835 con la costruzione della nuova strada carrozzabile detta Traversa di Romagna.
Negli anni successivi i Maggiorenti di Santa Sofia, con a capo Ilario Fabbri della Faggiola, Governatore della fraternità del Gonfalone e Compagnia della Misericordia, cercarono di ovviare alla mancanza di un vero nosocomio aggiungendo una stanza all'ospedale del Gonfalone.
Il 15 aprile del 1875 la signora Porzia Fucci, vedova Nefetti, ricca proprietaria terriera di Santa Sofia, nella sua villa di San Francesco di Paola, presso Firenze, stabiliva di fare il suo ultimo testamento lasciando beni stabili, mobili, crediti, azioni, ragioni, per una somma ingentissima, allo scopo di fondare un ospedale in Santa Sofia, sotto prefettura di Rocca San Casciano, Provincia di Firenze, a servizio e sollievo degli infermi poveri del Comune di Santa Sofia. Dopo la sua morte, l'ospedale venne ben presto costruito e intitolato “Ospedale Nefetti".
Va ricordato che la cancellata rischiò di essere fusa con l'entrata in vigore della legge 408/40 che obbligava gli Enti ad aderire alla campagna “ferro alla Patria”, ma il valente chirurgo Germano Giovanetti si oppose fermamente a questa decisione.
Oggi il palazzo Nefetti di Santa Sofia ospita la sede del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.



 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
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