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Il contenuto della scheda deriva integralmente dal testo messo a disposizione dalla biblioteca comunale: “Vergato” di Paolo Guidotti 1985 pagg. 140-
La prima idea di costruire un ospedale nacque intorno al 1870 , a Vergato, all'interno di una società carnevalesca, «la Castellata», che a questo scopo pensava di utilizzare i proventi di pubblici divertimenti, idea, in verità, generosa ma ingenua, se si considerano i grossi capitali necessari per tale impresa, ed in effetti, fino al 1885, «la Castellata» aveva raccimolato una cifra assai modesta: circa duemila lire.
La società si sciolse dopo alcuni anni, ma per ricostituirsi come «Comitato permanente di beneficen-
Nel 1983 la posa della prima pietra. Nel 1897, poiché il funzionamento dell'ospedale, nonostante alcuni lasciti, non era possibile per insufficienza di fondi, la Congregazione di Carità arredò due locali nell'ospedale stesso da servire da infermeria, l'uno per le visite mediche e medicazione degli infermi ambulanti e l'altro per sala di operazioni.
Ma l'ospedale non entra in funzione che nel 1916, il 27 agosto, con 6 letti, dopo una notevole elargizione del tenente colonnello Quintiliano Alberico Romagnoli.
Umberto Monari, con il fratello, figlio di Luciano (primo sindaco di Vergato del periodo unitario), illustre medico chirurgo, regalano tutti i costosi strumenti per la sala operatoria.
Nel 1930 fu portato ad una capienza di 52 posti letto.