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L'Ospedale intitolato a S. Maria di Loreto, sorse nel 1528, quale ricovero di orfani di ambo i sessi, e fu fondato da un umile calzolaio che col suo modesto peculio, vi costruì inizialmente una cappella.
Di ciò informato il sacerdote spagnolo Giovanni Tappia raccolse molte elemosine nelle Provincie del Regno e le destinò, insieme con tutti i suoi beni, a vantaggio della nascente Istituzione che egli chiamò Conservatorio di S. M. di Loreto, nell'anno 1537.
Intorno al 1820 l'edificio di S. M. di Loreto, proprietà del Demanio, fu ceduto al R. Albergo dei Poveri e, ritenuti inadatti ad infermeria i locali dell'Ospedale della Cesarea, furono rinnovati e ripartiti in tante corsie ed inaugurati il 30 maggio del 1834 come Ospedale. Ferdinando II di Borbone vi istituì un alunnato di giovani medici ed una cattedra di clinica; vi fece creare un gabinetto anatomo-
Durante l'epidemia colerica, del 1884, il Loreto accolse il primo infermo di colera, proveniente da Isernia; tale ricezione, purtroppo, diffuse l'epidemia fra gli altri numerosi ricoverati.
Nel tempo insufficienti furono i lavori compiuti per farlo funzionare.
L'Ospedale era veramente in condizioni di abbandono. Adattare non era punto facile. Un Progetto di restauro e adattamento fu in parte compiuto, durante la gestione dell'Alto Commissariato, con la costruzione di sale di pronto soccorso, di medicatura, di chirurgia, di traumatologia, e per operazioni settiche e asettiche.
L'Ospedale disponeva di stanze a pagamento per uomini e per donne: di ambulatori di chirurgia co-
Disponeva di una lavanderia e stiratoria elettrica, una cucina a vapore, ascensore per feriti, e un note-
Venne completamente distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Sullo stesso luogo verrà costruito poi l’attuale ospedale del Loreto Mare.
Fonte: Giuseppe Castelli, Gli ospedali d'Italia, Milano : Medici Domus, 1941