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Da: Atti Primo Congresso Italiano di Storia Ospitaliera – Reggio Emilia 14-
L'ospedale sorse nel 1298 ma tale data è tutt'altro che sicura, poichè nel 1498 abbiamo notizia di una lite tra il monastero di S. Cecilia e la confraternita di S. Maria dell'Orto (corporazione degli ortolani) per il possesso di un terreno su cui avrebbe dovuto sorgere l'ospedale.
Agli ortolani si unirono ben presto anche altre corporazioni di arti e mestieri e precisamente pizzicaroli, sensali, ripali, molinari, marinari, legnaroli, vermicellari, pollaroli, vaccari, scarpinelli, cavallari, bifolchi, barilari.
L'ospedale fu costruito per curare i confratelli infermi e tutti i poveri del popoloso rione di Trastevere, nonchè i mercanti e chiunque altro ne avesse avuto bisogno.
L'ospedale aveva 50 letti che al bisogno potevano anche essere duplicati o triplicati.
Sacerdoti, medici, infermieri, guardiani provvedevano alle cose necessarie all'ospedale e alla cura degli infermi con tanta puntualità e carità come in nessun altro spedale di Roma.
Al piano terreno del fabbricato, che apparteneva all'ospedale, si trovava l'antica spezieria.
Da una lapide esistente nel cortile delle abitazioni dell'arciconfraternita si può sapere che coloro a cui era affidato il compito di aver cura degli infermi non dovevano aver moglie affinchè potessero dedicare tutto il tempo al loro ufficio.
Dell'ospedale non resta ormai più nulla essendo stato demolito in occasione della fabbrica della manifattura dei tabacchi avvenuta nel 1863 per volere di Pio IX.
S’è trovata menzione di esso in alcuni documenti d'archivio che comprovano sia stato sempre in funzione dalla data della sua erezione fino all'epoca della sua demolizione.