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La scheda deriva integralmente dal testo “Ospedalità antica in Sicilia” del Prof. Mario Alberghina dell’Università di Catania che ben vent’anni fa ha svolto una ricerca su tutti gli Ospedali siciliani. Contattato non ha esitato, oltre a farmi dono del testo, a darmi la completa disponibilità ad attingere al volume riportandone fedelmente i conte-
Voglio aggiungere che, fino ad ora, a parte la mia iniziativa di raccogliere la storia degli ospedali italiani, il volume del Prof. Alberghina è, insieme a quello di Giuseppe Castelli Gli ospedali d'Italia del 1941, unico nel suo genere.
Nel 1211 si ha notizia di “Fra Pietro precettore dell’ospedale e Casa gerosolimitana di Lentini”. Nel 1364 era nota la “Commenda S. Iacobi de Spada, seu Praeceptoria nomine S. Calogeri de Leotini”.
Del vecchio ospedale non resta nulla, solo il toponimo “Salita dell’ospedale vecchio” (“Gghianata do spitali vecchiu”, oggi via dei Vespri). L’ospedale antico, con annesso il Monte di Pietà, fu fondato nel 1551, secondo Vito Amico, sotto il titolo di San Giacomo della Spada o San Giacomo apostolo. Accanto fu costruita una chiesa dedicata all’Immacolata Concezione (1552). Successivamente, nel 1612, fu concesso ai frati Fatebenefratelli di San Giovanni di Dio. Nel 1685 vi erano sei religiosi che governavano 12 posti letto. Un ospedale degli Incurabili fu fondato nel 1640. Distrutto dal terremoto del 1693, il complesso ospedaliero e la chiesa furono ricostruiti, sicché nel 1715 vi erano alloggiati sei religiosi e 12 ammalati. Gli oneri finanziari gravavano sul bilancio del Comune. I bastardelli della ruota erano ospitati in quella struttura. La chiesa ricostruita fu dedicata a San Giovanni di Dio. L’ospedale fu affidato ad un altro ordine religioso dal 1781. Dopo il 1866, la Congregazione della Carità costruì un nuovo ospedale civico, nell’attuale sede dell’Ospedale Generale di zona. Nel sito dell’antico ospedale, i cui locali sono passati in mano a privati, rimane la piccola chiesa dedicata a San Giovanni. Successivamente, nel 1612, fu concesso ai Frati Fatebenefratelli di San Giovanni di Dio e l’annessa chiesa francescana, tutt’oggi esistente, fu dedicata all’Immacolata Concezione.
Distrutto dal terremoto del 1693, il complesso ospedaliero fu ricostruito, sebbene di più piccole dimensioni. Gli oneri finanziari gravavano sul bilancio del Comune. I bastardelli della ruota erano ospitati in quella struttura. L’ospedale, affidato ad un altro ordine religioso, è presente, intorno al 1908, nell’attuale sede dell’Ospedale Generale di zona. Nel sito dell’antico ospedale rimane la piccola chiesa dedicata a San Giovanni di Dio.