Menu principale:
Il contenuto della scheda deriva integralmente da: La cura attraverso l’arte a cura del Conservatore del patrimonio storico e artistico AUSL della Romagna Sonia Muzzarelli.
Ci tengo a sottolineare che tutto il lavoro è stato svolto in accordo con la Direzione Generale che ne ha caldeggiato la divulgazione.
Si tratta di un “cofanetto” contenente vari opuscoli, riccamente iconografati e ricchi di bibliografia, che riportano sia la storia degli ospedali come pure la descrizione del loro patrimonio artistico.
Per informazioni contattare: patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it
Il programma edilizio dell'Istituto Nazionale Fascista di Previdenza Sociale, realizzò a Forlì un grande complesso sanatoriale in una località scelta dallo stesso Mussolini distante tre chilometri dalla città.
Il complesso, la cui costruzione venne avviata nel 1932 su progetto dell'ingegnere Cesare Valle, era costituito da tre edifici orientati a sud-
Il primo corpo costruito, destinato al ricovero degli adulti, è il padiglione Valsalva, denominato in origine 23 marzo 1919, in ricordo della fondazione dei Fasci.
La sua forma in pianta ricorda quella di un biplano, perché costituito da due corpi perpendicolari tra loro, uno più corto, e uno molto più lungo che realizza in questo modo le ali dell'aereo.
Esse si dipartono dal blocco centrale, dove è situato l'ingresso, e terminano ciascuna con un edificio terrazzato.
Il secondo, destinato ai bambini, è il padiglione ora denominato Vallisneri, in origine 21 aprile, data del compleanno della città di Roma. Ha una struttura volumetrica unitaria e stereometrica che rimanda l'immagine di un grande transatlantico, grazie alla presenza di terrazzi ad anello, luoghi curativi che assicuravano la migliore esposizione al sole e ai benefici dell'aria pulita.
Il terzo padiglione fungeva da colonia post-
A completare la composizione, vi era la dinamica torre dell'acqua che fungeva da Torre Littorina.
I padiglioni completati furono ufficialmente inaugurati il 25 luglio 1939 da Benito Mussolini.
Nel 1946 il complesso sanatoriale di Vecchiazzano fu intitolato dall'INPS a Luigi Pierantoni, medico trucidato dai nazifascisti alle Fosse Ardeatine.
Alla fine degli anni Cinquanta, la tubercolosi era stata debellata.
L'inadeguatezza e la mancanza di spazi del centrale Ospedale Morgagni portarono nel 1973 alla fu-