FORLI dal Sanatorio IX Maggio all'Ospedale Luigi Pierantoni - Ospedali d'Italia

Vai ai contenuti

Menu principale:

FORLI dal Sanatorio IX Maggio all'Ospedale Luigi Pierantoni

Ospedali Nord est > Regione Emilia Romagna > Provincia Cesena Forlì

Il contenuto della scheda deriva integralmente da:  La cura attraverso l’arte a cura del Conservatore del patrimonio storico e artistico AUSL della Romagna Sonia Muzzarelli.
Ci tengo a sottolineare che tutto il lavoro è stato svolto in accordo con la Direzione Generale che ne ha caldeggiato la divulgazione.
Si tratta di un “cofanetto” contenente vari opuscoli, riccamente iconografati e ricchi di bibliografia,  che riportano sia la storia degli ospedali come pure la descrizione del loro patrimonio artistico.

Per informazioni contattare: patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it



Il programma edilizio dell'Istituto Nazionale Fascista di Previdenza Sociale, realizzò a Forlì un grande complesso sanatoriale in una località scelta dallo stesso Mussolini distante tre chilometri dalla città.
Il complesso, la cui costruzione venne avviata nel 1932 su progetto dell'ingegnere Cesare Valle, era costituito da tre edifici orientati a sud-est, collegati tra loro da un corridoio seminterrato.
Il primo corpo costruito, destinato al ricovero degli adulti, è il padiglione Valsalva, denominato in origine 23 marzo 1919, in ricordo della fondazione dei Fasci.
La sua forma in pianta ricorda quella di un biplano, perché costituito da due corpi perpendicolari tra loro, uno più corto, e uno molto più lungo che realizza in questo modo le ali dell'aereo.
Esse si dipartono dal blocco centrale, dove è situato l'ingresso, e terminano ciascuna con un edificio terrazzato.
Il secondo, destinato ai bambini, è il padiglione ora denominato Vallisneri, in origine 21 aprile, data del compleanno della città di Roma. Ha una struttura volumetrica unitaria e stereometrica che rimanda l'immagine di un grande transatlantico, grazie alla presenza di terrazzi ad anello, luoghi curativi che assicuravano la migliore esposizione al sole e ai benefici dell'aria pulita.
Il terzo padiglione fungeva da colonia post-sanatoriale e rispecchiava vagamente la forma di un carro armato. Sarà Mussolini stesso il 29 luglio 1939 ad inaugurarlo con il nome di Padiglione 28 ottobre, ricordo della marcia su Roma, dal 1973 dedicato a Salvador Allende.
A completare la composizione, vi era la dinamica torre dell'acqua che fungeva da Torre Littorina.
I padiglioni completati furono ufficialmente inaugurati il 25 luglio 1939 da Benito Mussolini.
Nel 1946 il complesso sanatoriale di Vecchiazzano fu intitolato dall'INPS a Luigi Pierantoni, medico trucidato dai nazifascisti alle Fosse Ardeatine.
Alla fine degli anni Cinquanta, la tubercolosi era stata debellata.
L'inadeguatezza e la mancanza di spazi del centrale Ospedale Morgagni portarono nel 1973 alla fu-sione dei due enti (Pierantoni e Morgagni) e alla decisione di fare dell'area ospedaliera di Vecchiazzano la sede del nuovo ospedale cittadino.



 
Dal passato al futuro... un viaggio nel tempo dei templi della salute
Torna ai contenuti | Torna al menu