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Le pochissime informazioni provengono integralmente dal testo: il Molise dalla ricostruzione allo svi-
“L’autore, cittadino di Agnano, racconta il suo vissuto personale nella nascita dell’Ospedale dedicando a tale scopo gran parte della sua vita.
Alla fine del sec. XVIII nessuna legge imponeva a questo od a quel Comune la creazione di un ospedale nel proprio territorio; quando le istituzioni sanitarie nascevano esclusivamente dalla iniziativa dei singoli o, per lo più, di Ordini religiosi, il paese aveva i fondi per costruirsi l'ospedale. Quei fondi erano di un cittadino, il dott. Feliceandrea Sabelli. Ma le istituzioni presero a litigare sul "dove e sul come" far nascere l'opera che rimase solo nei pensieri.
Il donatore del lascito, intestato alla Congrega di Carità, mori assistendo alle dispute locali. Successivamente altri due concittadini -
Malgrado questo, però, si dovette arrivare agli anni 1937-
Nel 1948, dal Provveditore alle Opere Pubbliche venivano erogati lire 45 milioni per il completamento dell'Ospedale Civile di Agnone.
Si diede inizio al cosiddetto completamento, prima demolendo quanto di fradicio s'era insinuato nelle mura, poi a dare inizio alla vera e propria costruzione.
Il Comune di Agnone si dispose a garantire un mutuo in favore della Congrega di Carità; concittadini emigrati nelle Americhe concorsero alla spesa per le attrezzature. Nel giugno 1952, l'ospedale si apriva.
Sorse con 52 posti letto. Oltre la chirurgia, vi fu il gabinetto di radiologia. Il personale non sanitario, fu preso alla spicciolata tra persone di buona volontà che avevano in qualche modo praticato o prati-
Nel 1977 l'ospedale, che si presentava con tutti i servizi essenziali, con personale paramedico adeguato ai compiti avendo creato i corsi dovuti per la qualificazione professionale di centinaia di giova-
Successivamente fu declassato a 110 posti letto.”